Trent’anni di attività e ancora tanta voglia di fare del bene. A Castel Madama il gruppo donatori si è riunito per la prima volta nei primi anni 90 e da quel momento non ha mai smesso di attivarsi per aiutare il prossimo.
Infatti, nel corso degli anni, sono state molte le donazioni organizzate, a cui i cittadini del paese hanno partecipato numerosi: a beneficiarne, oltre ai pazienti dell’ospedale a cui sono destinate, sono stati anche alcuni cittadini stessi di Castel Madama.
La presidente del gruppo, Elena Moreschini, ricorda come suo padre, insieme ad altri amici, abbia dato inizio a questa iniziativa molto importante.
“Ci siamo costituiti nel dicembre 1993, davanti a un notaio e all’inizio c’erano pochissime persone. Mio padre aveva un amico che un giorno gli raccontò che il Bambin Gesù andava al suo paese a raccogliere le sacche di sangue e così ha cercato tra i suoi amici qualcuno disposto a iniziare questa avventura”, ricorda Elena Moreschini.
“La prima donazione di sangue c’è stata il primo gennaio del 1994 e quest’anno si raggiungono i 30 anni di attività. Durante questi anni sono state raccolte più di 6000 sacche di sangue. All’inizio gli appuntamenti prefissati erano due all’anno, poi con il tempo le notizie si sono diffuse e grazie alla pubblicità, il gruppo si è espanso. Ad oggi, infatti, sono state fissati 3 appuntamenti l’anno.”
“I periodi in cui si svolgono le donazioni sono prefissati: a gennaio, maggio e settembre. È necessario far passare un certo periodo tra una donazione e l’altra. Se si segue uno stile di vita regolare, è possibile che un donatore riesca a donare anche tre volte l’anno, il massimo consentito.”
L’ultima raccolta
“Solo l’ultima volta”, spiega la presidente, “durante l’appuntamento dell’8 gennaio, sono state raccolte 70 sacche di sangue, destinate all’Ospedale Bambin Gesù di Roma”.
Partecipare è possibile per tutti, ma con dei limiti. “Bisogna avere minimo 18 anni e massimo 65, il limite di peso è di 50 chilogrammi e la pressione arteriosa deve rientrare entro certi parametri. Nell’ultima settimana prima della donazione non bisogna aver assunto medicinali come tachipirina o aspirina. È importante anche rispettare le tempistiche dopo un intervento chirurgico”, e un particolare riguardo per le donne, “per via delle mestruazioni, è più difficile che si riesca a donare sempre. Sono anche limitate a due donazioni l’anno in età fertile”, chiarisce la presidente.
Anche l’iter da seguire è molto rigoroso. “Le sedi con il tempo sono cambiate”, precisa Elena Moreschini, “e adesso ci troviamo presso la scuola media di Castel Madama. Lì, con un’ambulanza, viene uno staff di medici che rivolge delle domande ai donatori, controllano pressione arteriosa ed emocromo, poi, se è tutto nella norma, si procede alla donazione.”
La presidente svolge poi un bilancio delle donazioni e del numero dei donatori. “Nel corso degli anni abbiamo coinvolto all’incirca 700 persone e il giorno della donazione si presentano 90/100 donatori attivi, di cui solo una piccola percentuale viene esclusa. Ad esempio l’ultima volta abbiamo fatto 75 donazioni, ma ci sono stati giorni in cui abbiamo raggiunto anche 105 donazioni. Invece nella prima donazione, quella del gennaio 1994, solo 30. Quando si viene esclusi, è normale rimanerci male ma è giusto così: il sangue deve essere perfetto e bisogna proteggere il paziente, un bambino, a cui è destinato.”
Il sangue aiuta i pazienti del Bambin Gesù di Roma e non solo
“L’ospedale Bambin Gesù riceve anche il sangue donato dal nostro gruppo. In segno di riconoscimento, ogni due o tre anni viene organizzata una cerimonia per premiare chi ha raggiunto le 40 donazioni. In quei momenti che ti rendi conto dell’importanza di donare il sangue e ci si sente parte di un gruppo che si impegna per aiutare il prossimo”, aggiunge Elena Moreschini, “in quelle occasioni vengono anche raccontate le storie dei pazienti a cui viene destinato il sangue raccolto e si prende coscienza dell’importanza di donare il sangue.”
“Però a volte abbiamo aiutato anche persone vicine al gruppo donatori, richiedendo delle sacche tra quelle donate all’Ospedale.”
La prossima raccolta il 14 maggio
“Come gruppo, ad oggi, organizziamo solo le donazioni: la prossima sarà il 14 maggio. Però nel tempo abbiamo organizzato delle competizioni di disegno con i bambini delle scuole elementari, eravamo più attivi con varie iniziative, soprattutto durante le feste organizzate in paese”, ricorda la presidente che ringrazia tutte le persone che nel corso dei trent’anni hanno partecipato alle donazioni e hanno aiutato chi aveva più bisogno e ricordando l’importanza di donare il sangue.
Il loro motto infatti è: “Niente scuse…Vieni a donare!” (di Camilla Nonni)