Parenti serpenti. Proprio come il titolo del film di Mario Monicelli.
E’ in sintesi la storia di un terreno cointestato a tre fratelli e gestito dai figli di uno dei proprietari in una maniera tale da spingere uno zio a rivolgersi all’Autorità giudiziaria.
Così i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia Montecelio hanno denunciato alla Procura di Tivoli A. M. e G. M., due fratelli italiani di 53 e 48 anni, per gestione illecita di rifiuti e deposito incontrollato di rifiuti.
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, le indagini sono iniziate quando il 78enne zio dei due uomini si è presentato presso la caserma dei Forestali in viale Roma per denunciare la presenza di rifiuti di tutti i tipi su un’area cointestata anche a due suoi fratelli in località Cannetaccio, nelle campagne alle pendici di Montecelio.
Ottenuto un decreto di perquisizione dalla Procura di Tivoli, i militari hanno così ispezionato il terreno sul quale era presente di tutto, dagli scarti di materiali edili ai pneumatici fino ai mobili e agli elettrodomestici in disuso.
A quel punto è scattato il sequestro di tre aree invase da rifiuti, rispettivamente di 220 metri quadrati, 60 metri quadrati e 20 metri quadrati.