Via Tiburtina, carabiniere investe tre vigili urbani: positivo all’alcoltest

Agenti ricoverati in codice rosso, ad un 25enne neoassunto è stata amputata una gamba

Drammatico incidente stradale in via Tiburtina. Il bilancio è di tre vigili urbani feriti in gravi condizioni, ad uno dei quali è stata amputata una gamba.
Il fatto è avvenuto poco dopo le 20,30 di ieri, mercoledì 6 novembre, all’altezza del ponte del Grande Raccordo Anulare, dove tre agenti – due donne e un uomo – della Polizia di Roma Capitale del IV gruppo Tiburtino stavano effettuando i rilievi di un incidente.
Un’auto diretta a Roma e condotta da un carabiniere fuori servizio di 30 anni ha travolto gli agenti, urtando violentemente anche la vettura di servizio: tutti e tre ricoverati in codice rosso negli ospedali Sandro Pertini, Policlinico Umberto I e San Camillo di Roma.
Al San Camillo è stato trasportato il vigile in condizioni più gravi, un 25enne che avrebbe tra pochi giorni terminato il periodo di prova, al quale è stata amputata una gamba.
Gravi, ma non in pericolo di vita, anche le colleghe.
Sottoposto all’alcoltest, il carabiniere è risultato positivo.
La dinamica dell’incidente è in fase di ricostruzione da parte degli agenti della Polizia Stradale di Settebagni.

Sul caso è intervenuto Marco Milani, segretario romano del Sulpl.

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“Sulla dinamica dell’investimento, pochi dubbi. Un carabiniere in servizio ai Ros – scrive il sindacalista nel comunicato – in accertato stato di alterazione alcolica, ha pensato bene di non rispettare le corsie di incanalamento e di travolgere gli agenti al lavoro su strada, con una violenza tale da ribaltare lo stesso automezzo con il quale stavano operando”.

“Nell’esprimere dolore e vicinanza per i gravissimo episodio capitato ai colleghi che stavano facendo il loro lavoro ci vediamo costretti ancora una volta a denunciare le condizioni di insicurezza e la mancanza di riconoscimento e tutele dei lavoratori della categoria delle Polizie Locali. Il giovanissimo e sfortunato collega oltre agli arti rischia purtroppo di perdere anche il posto di lavoro, qualora il periodo di convalescenza arrivasse i a superare gli otto mesi consecutivi e questo perché uno scellerato contratto privatistico continua a negarci il riconoscimento di Forza di Polizia”.

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