TIVOLI - Incendi estivi, l’opposizione chiede il potenziamento dei sistemi di prevenzione

Mozione per tutelare le aree di Pomata e Monte Catillo

Boschi e coltivazioni devastati dai roghi estivi.

Ettari di terreno consumati dalle fiamme ogni anno.

La Regione Lazio attribuisce al Comune di Tivoli una classe di pericolosità “molto alta” in materia di incendi estivi, per questo i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio comunale ora chiedono all’amministrazione guidata dal sindaco Marco Innocenzi di potenziare i sistemi di prevenzione in particolare nella Riserva Naturale di Monte Catillo e a “località Pomata”.

E’ l’obiettivo della mozione presentata stamane, venerdì 17 ottobre, e firmata dai consiglieri Francesca Chimenti, Damiano Leonardi e Adele Porcari della lista civica “Una nuova storia”, Ezio Paluzzi di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), e da Carlo Caldironi del Movimento 5 Stelle.

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La richiesta è di mettere in atto tutte le azioni necessarie per reperire finanziamenti, anche presso Enti sovracomunali, per realizzare interventi di prevenzione incendi.

Ad esempio, il potenziamento delle modalità di attingimento idrico da parte di mezzi antincendio, oppure la realizzazione e gestione di un sistema di videosorveglianza e di monitoraggio finalizzato alle attività antincendio boschivo.

“Il Comune di Tivoli – scrivono i consiglieri di opposizione – ha in passato messo in campo iniziative finalizzate alla prevenzione degli incendi anche attraverso l’utilizzo di fondi sovracomunali.

Tali iniziative ancora non risultano sufficienti a diminuire il rischio incendi, soprattutto nelle aree del territorio tiburtino a maggior rischio come “Località Pomata” e la Riserva Naturale di Monte Catillo e aree limitrofe”.

La mozione prende le mosse dai numerosi incendi boschivi che ogni anno devastano il territorio, mettendo in pericolo i cittadini e gli operatori che intervengono nelle fasi di spegnimento.

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Gli incendi causano rilevanti danni e alla biodiversità, come i due estesi roghi divampati nell’estate 2021 che hanno distrutto circa 320 ettari del territorio.

Dopo il 2021 ulteriori incendi, pur se fortunatamente di dimensioni minori rispetto a quelli del 2021, hanno interessato il territorio tiburtino.

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