Monterotondo – Paralizzata da un vaccino nel 1958, ottiene giustizia dopo 57 anni

Il fatto

A raccontare la vicenda è l’avvocato Renato Mattarelli che ha seguito per intero questa battaglia legale: “Subito dopo la nascita nel 1958, M.C. venne sottoposta alla vaccinazione antipolio e dopo qualche rimase paralizzata proprio dalla poliomielite che il vaccino avrebbe dovuto prevenire – racconta il legale -. Da li in poi la tragedia dei genitori che vivevano a nel Comune di Monterotondo, il cui sindaco nel 1958 unitamente al medico provinciale aveva fortemente incentivato questa vaccinazione per tutti i neonati, inviando una lettera ai loro genitori dai toni perentori”.

 

La battaglia dei genitori

I genitori non si sono mai dati pace per aver accolto quell’invito sanitario alla vaccinazione che di fatto aveva paralizzato la loro piccola bambina. In effetti la vita di M. C. non è mai stata facile. Per questo quando nel 1997 fece la domanda all’Asl per ottenere l’indennizzo previsto dalla legge n. 210/1992 (a favore dei soggetti danneggiati irreversibilmente dal vaccinazioni obbligatorie e trasfusioni di sangue) pensò di alleviare i moltissimi disagi della paralisi ottenendo almeno l’assegno mensile previsto. Eppure, nonostante il riconoscimento dell’indennizzo da parte del ministero della Salute, M.C. non ha mai ricevuto nulla.

 

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La linea del legale

La sfortunata vicenda, fatta di 57 anni di convivenza da paralisi da poliomielite si è conclusa solo ora, dopo 2 anni di causa, in cui  l’avvocato Mattarelli aveva chiesto ed ottenuto un decreto ingiuntivo di circa 90mila euro, e resistito alla causa intrapresa dal ministero della Salute contro M. C. affermando che “il diritto di quest’ultima non doveva essere riconosciuto poiché la vaccinazione antipolio venne resa obbligatoria nel 1959 mentre a lei fu sottoposta a vaccino nel 1958”. “Ho invece sostenuto che l’obbligatorietà della vaccinazione non è data semplicemente dalla previsione legislativa ma in tutti quei casi, come quello di questa sfortunata signora, in cui, indipendentemente da una specifica legge, la vaccinazione è resa di fatto obbligatoria dalle circostanze e dalle necessità imposte o incentivate dalle Autorità – sottolinea il legale –  la perentorietà dell’invito dell’allora sindaco di Monterotondo e del medico provinciale, hanno di fatto reso impossibile ai genitori di astenersi dal non vaccinare la neonata”. “Nella lettera si leggeva – continua Mattarelli – ‘se davvero amate vostro figlia’, ‘se ci tenete alla sua salute’, illustrando anche alcuni rischi che si intendevano evitare”.

 

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Giustizia dopo 57 anni

Così, con Sentenza n. 687/2015 il Tribunale di Roma – Sez. Lavoro ha riconosciuto il diritto all’indennizzo legge n. 210/1992 in favore di una donna danneggiata da vaccinazione antipoliomielitica del 1958. Indipendentemente dall’obbligo normativo alla vaccinazione, intervenuta solo successivamente con legge n. 695/1959.

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