C’è ora un’ordinanza del sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia, a regolamentare l’abbruciamento dei residui vegetali e di potatura, provenienti da attività agricole, da orti e giardini.
Il provvedimento dispone, in particolare, che l’abbruciamento deve essere effettuato sul luogo di produzione o, comunque, entro un raggio di 150 metri e che durante tutte le fasi dell’attività e fino all’avvenuto spegnimento del fuoco, deve essere assicurata costante vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fuoco o di persona di sua fiducia, con divieto di abbandonare la zona fino alla completa estinzione di focolai o delle braci.
L’ordinanza specifica inoltre che l’abbruciamento deve essere effettuato in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro nelle aree e che l’operazione deve svolgersi nelle giornate in assenza di vento e preferibilmente umide e piovose ed il fuoco deve estinguersi non oltre le ore 9 del mattino, avendo cura di isolare l’intera zona da bruciare attraverso una fascia libera da residui vegetali e di limitare l’altezza della fiamma ed il fronte del bruciamento.
Alla combustione all’aperto possono essere poi destinati al massimo 3 metri steri per ettaro al giorno di scarti agricoli, provenienti da fondi in cui sono stati prodotti mentre la combustione deve essere effettuata ad almeno 15 metri di distanza dall’abitato, dagli edifici, dalle strade, da piantagioni, boschi, siepi e materiali infiammabili.
In caso di necessità di abbruciamento di quantitativi di residui diversi da quelli indicati nell’ordinanza, l’attività deve essere preceduta da una comunicazione al Comune o al Corpo Forestale dello Stato, almeno 48 ore prima dell’avvio della prima operazione, specificando infine nell’ordinanza che nei periodi di massimo rischio di incendi boschivi individuati dal 15 giugno al 30 settembre su tutto il territorio della Regione Lazio, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.
A determinare l’ordinanza sindacale è stata la considerazione che nel territorio del comune di Subiaco sono presenti molteplici coltivazioni agricole, orti e giardini di modesta dimensione, soprattutto a carattere familiare, ubicate spesso in terreni impervi ed in zone isolate, con conseguenti difficoltà logistiche o impossibilità di procedere al deposito ed al trasporto dei rifiuti ad appositi centri di raccolta.
E’ stato, altresì, considerato che la pratica della gestione controllata dei residui vegetali mediante l’abbruciamento sul luogo di produzione, rappresenta una tradizionale pratica agricola.
Fa. Lo.