Gli interventi in cifre
Ecco, secondo il governo, come riparare i danni causati dalla pandemia: 26 miliardi saranno destinati a ferrovie, strade e viadotti. 48 per digitalizzare la pubblica amministrazione e abbattere la burocrazia.
19 miliardi andranno alla sanità pubblica: saranno potenziati laboratori, reparti ospedalieri, terapie intensive. L’idea è quella di creare eccellenze sanitarie in tutto il Paese ma nulla si dice sulla ricerca scientifica innovativa.
Il 40% dei fondi andranno al Sud. 19 miliardi sono previsti per il patrimonio artistico e il restauro delle ville storiche (Villa Adriana e Villa d’Este, comprese come punte di diamante del turismo nel Lazio). Il ministro Franceschini ha precisato sul Corriere della Sera che bisogna trovare, con l’aiuto delle Regioni, alcuni borghi anche disabitati sulla dorsale appenninica da restaurare, digitalizzare e poi mettere a disposizione della comunità mondiale.
A Cinecittà andranno invece 300 milioni per il suo rilancio.
All’istruzione andranno 32 miliardi, 4,6 per costruire nuovi asili e scuole materne mentre 1,8 miliardi andranno ad accrescere la competitività delle imprese turistiche.
Altri 22 miliardi saranno destinati a potenziare le politiche del lavoro (imprese). Aiuti consistenti andranno alle donne per la parità salariale e ai giovani. All’ecologia spettano 70 miliardi per abbassare i gas tossici e trasformare gli impianti per garantire una industria green.
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