Lo hanno ripescato sul fondo del fiume i sommozzatori. E’ il cadavere di un uomo di mezza età le cui caratteristiche somatiche corrisponderebbero a quelle di un uomo scomparso due settimane fa.
Oggi pomeriggio, lunedì 11 aprile, potrebbe essere stato chiuso il caso di S. T., il 51enne romeno residente a Villanova di Guidonia sparito da martedì 29 marzo, dopo l’applicazione del braccialetto elettronico da parte della Procura di Tivoli.
Alle 13 di oggi le ricerche di S. T. erano ripartite dove si erano interrotte mercoledì 30 marzo, ossia nell’Aniene nel tratto lungo la via Maremmana inferiore, nei pressi del casello autostradale di Villa Adriana.
I vigili del fuoco del distaccamento di Villa Adriana insieme ai colleghi del Nucleo Cinofili e del Nucleo Sommozzatori con l’utilizzo di un drone del Nucleo Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) hanno scandagliato il fiume ripescando il corpo sul fondale.
Ora si attende il riconoscimento da parte dei familiari per verificare se il corpo ritrovato sia effettivamente del 51enne scomparso.
L’allarme per la sparizione dell’operaio romeno era scattato verso le 22,30 del 29 marzo quando il figlio dell’uomo si era presentato al Commissariato di Tivoli per denunciare che del padre non si avevano più notizie dalle ore 18. I poliziotti avevano immediatamente attivato le ricerche e rinvenuto l’auto del 51enne, una Opel Astra, in sosta nei pressi dell’azienda in cui lavora, un’attività di via Maremmana inferiore a Villa Adriana. All’interno del veicolo erano stati rinvenuti il telefono cellulare e i suoi effetti personali.
Proprio nella stessa giornata all’uomo era stato applicato il braccialetto elettronico su ordine della Procura di Tivoli nell’ambito di un procedimento penale per maltrattamenti in famiglia. Circostanza che aveva fatto ipotizzare fin da subito la tragica decisione di un gesto estremo.
Pare infatti che l’ultimo segnale radio del braccialetto elettronico sia stato rilevato proprio a ridosso del fiume, dove il 51enne aveva lasciato l’auto.