GUIDONIA - Palazzetto dello Sport, un’opera da 7 milioni di euro utilizzata soltanto per il volley. A 2 mila euro al mese

Intervista all’assessora allo Sport Cristina Rossi. Nessuna giornata dedicata ad eventi di altre discipline e un debito di 20 mila per utenze non pagate

Un canone di affitto mensile pari a 2.100 euro e circa mille euro al mese per il rimborso delle utenze anticipate dall’Ente.

Sono queste le condizioni per la gestione del Palazzetto dello Sport di proprietà del Comune di Guidonia Montecelio, un’opera pubblica costata oltre sei milioni e mezzo di euro che da ottobre 2022 l’amministrazione del sindaco Mauro Lombardo ha affidato in proroga alla Federazione Italiana pallavolo (FIPAV).

Una veduta d’interni del Palazzetto dello Sport di Guidonia Montecelio

Tuttavia l’impianto risulta off limits alle altre discipline sportive, compresa l’attività dei portatori di handicap.

La scorsa settimana a denunciarlo pubblicamente in Consiglio comunale era stato il consigliere della Lega Alessandro Messa che ha raccontato di aver ricevuto numerose lamentele da parte di alcune associazioni di Guidonia, tra cui anche di disabili, le quali si vedono negare l’accesso al Palazzetto comunale per le loro attività, spesso anche a fondo benefico (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Il consigliere comunale della Lega Alessandro Messa

Per questo il consigliere Messa aveva richiesto invano copia della convenzione stipulata tra l’Ente e la Federazione Pallavolo, ossia del contratto che stabilisce diritti e doveri del gestore secondo i dettami del Regolamento comunale per la gestione degli impianti sportivi.

Oggi è l’assessora allo Sport Cristina Rossi a spiegare che una convenzione non esiste, esiste invece un accordo sostitutivo che tuttavia non pare conforme ai dettami del Regolamento.

Dalle parole dell’assessora infatti emerge che non sono previste clausole a favore del Comune per la fruizione diffusa degli impianti e che l’amministrazione comunale non si è riservata almeno 4 giornate – come dice il Regolamento – per l’utilizzo gratuito del Palazzetto e per l’organizzazione di eventi e manifestazioni organizzate da terzi.

Una situazione che da ottobre ad oggi è scivolata addosso sia alla maggioranza che all’opposizione, ma soprattutto ai cittadini e alle associazioni che svolgono discipline diverse dal volley.

Tutti zitti? Sta bene così a tutti? Nessuno intende metterci la faccia?

Cristina Rossi, assessora allo Sport della giunta del sindaco Mauro Lombardo

Assessora Cristina Rossi, la scorsa settimana il consigliere comunale della Lega Alessandro Messa ha richiesto prima in Commissione e poi in Consiglio Comunale copia della convenzione per la gestione del Palazzetto dello Sport.

Ad oggi non gli è stata ancora fornita: per quale motivo?

Questa evidenza è stata anche stigmatizzata dal Sindaco nell’ultimo consiglio comunale. Il Sindaco, però, ha anche chiarito che gli obblighi delle società affidatarie sono quelle discendenti dall’Avviso esplorativo per l’affidamento in uso temporaneo e parziale dell’impianto, che è atto pubblico.

Ritengo, tuttavia, che il Consigliere Alessandro Messa ha assolutamente ragione a ritenere lesa la sua funzione di controllo e di sindacato ispettivo. Subito dopo l’ultimo consiglio ho chiesto agli uffici, che sono in fase di trasformazione organizzativa, di attivarsi celermente e sarà mia cura ed impegno personale trasmettere al Consigliere entro i prossimi giorni la documentazione richiesta.

Il ruolo del Consiglio comunale e di ogni singolo consigliere deve essere rispettato.

E’ mia intenzione far in modo che questa farraginosità non sia più caratteristica degli uffici dell’area.

Un’altra foto interna del Palazzetto dello Sport di Guidonia Montecelio

La convenzione che consente alla Fipav di gestire il Palazzetto dello Sport esiste o no?

Esiste un accordo sostitutivo della convenzione di pari contenuto rispetto ad una convenzione: questa era sottesa alla documentazione originaria di gara ed approvata sia da Eurobasket Roma SSD che da Fipav.

Come certamente saprà un atto giuridico è tale al di là del nomen iuris che gli viene formalmente conferito pertanto al di là del nome l’accordo sostitutivo riveste la medesima funzione della convenzione e deve essere ugualmente rispettato.

Lei lo ha letto?

Come sa, la Fipav è affidataria da prima del conferimento del mio incarico, tuttavia ed ovviamente sì, ci mancherebbe.

Se mi chiede un giudizio, non mi convince e sono certa che la convenzione scaturigine del nuovo bando sarà decisamente più rispondente alle esigenze della Città.

Per ora si è comunque fatto bene ad affidare provvisoriamente la struttura per ottenere la conclusione dei lavori senza oneri ed evitare la vandalizzazione di questo meraviglioso impianto.

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Può spiegare ai cittadini cosa si intende per accordo sostitutivo?

Mi sembra di aver già risposto.

Aggiungo solo che gli affidamenti avvenuti nelle more del bando ed in attesa della sua pubblicazione hanno permesso di aprire il palazzetto e la piscina, di completarne i lavori interni ed esterni a totale carico dei concessionari e senza spese per l’Ente, ma soprattutto, me lo lasci dire, ha permesso la fruizione dell’impianto ed ha evitato la possibilità che lo stesso fosse oggetto di atti di vandalismo come accaduto in precedenza.

Cristina Rossi, una foto dell’assessora allo Sport in Consiglio comunale 

La convenzione (o accordo sostitutivo) quali obblighi prevede per il gestore?

Intanto tutti quelli previsti dall’articolo 4 del Regolamento sull’affidamento in gestione o concessione degli impianti sportivi e comunque tutti i seguenti.

– Attività di sorveglianza, custodia, pulizia degli impianti gestiti e delle attrezzature presenti nonché servizio di guardiania e custodia in orario diurno, anche nei giorni di eventuale non utilizzo;

– Programmazione dell’uso sportivo e non sportivo;

– Gestione delle attività connesse come il bar, la pubblicità commerciale o eventuali sponsorizzazioni;

– Applicazione e riscossione tariffe;

– Voltura delle utenze.

Anche se nel caso del Palasport si è scelto, vista la breve durata dell’accordo, di non procedere con le utenze ma con il rimborso entro 30 giorni delle fatture.

– Manutenzione ordinaria e cura dell’impianto, nomina responsabile tecnico;

– Possibilità di gestione da parte del concessionario – previa richiesta ed autorizzazione del Comune – di eventuali spazi pubblicitari ed espositivi, con obbligo di versamento di una percentuale non inferiore al 30% degli introiti all’Ente concedente;

– omologazione del campo di gioco (posa delle linee, pittura delle aree di gioco, cablaggio per i tabelloni elettronici e cablaggio per la connessione delle dirette streaming, etc.) che resteranno nella disponibilità dell’ente;

– allestimento delle aree di campo, arredamento spogliatoi, biglietteria e ingressi, al tempo dell’affidamento non presenti;

– dotazione degli estintori necessari all’impianto di sicurezza antiincendio, al tempo dell’affidamento non presenti;

– organizzazione di attività giovanili e di promozione dello sport con la prima squadra sul territorio, nelle ore di libera disponibilità dell’impianto;

– rimborso totale al Comune delle spese sostenute per le utenze (elettrica, gas e acqua) dal momento della consegna e fino al termine dell’affidamento;

– disponibilità per l’Ente di giornate per eventi, da concordare e previo avviso;

– disponibilità a consentire n. 4 partite al mese alle società (maschili e femminili senza distinzione di genere) alle squadre locali, previi accordi;

Come è ovvio sono previste forme di controllo periodico, da parte del Comune, sulle condizioni dell’impianto sportivo.

Aggiungo che Fipav con nota del febbraio 2022 ha assunto l’onere delle obbligazioni che originariamente erano state assunte in solido con EuroBasket.

Il Palazzetto dello Sport di Guidonia Montecelio è costato oltre 6 milioni e mezzo di euro

Mettiamo il caso che io sia il presidente di una Associazione sportiva dilettantistica riconosciuta oppure di una Federazione sportiva e volessi organizzare un evento al Palazzetto dello Sport: a quale santo dovrei appellarmi?

Lasciamo da parte i santi e rivolgiamoci semplicemente all’ente affidatario dandone comunicazione per conoscenza all’amministrazione.

Il Comune ovviamente potrebbe farsi parte diligente nell’ipotesi in cui l’iniziativa fosse di particolare rilevanza sociale e sportiva e abbia ricevuto il patrocinio dell’Ente.

Se pronuncio le parole “pluridisciplinarietà” e “maggiore apertura al territorio” a Lei cosa viene in mente?

Questi sono due impegni fondamentali delle linee programmatiche presentate alla Città ed approvate in Consiglio comunale dal Sindaco Mauro Lombardo e stiamo lavorando alacremente per inverarle.

Le risulta che il Palazzetto dello Sport sia gestito secondo i criteri della “pluridisciplinarietà” e “maggiore apertura al territorio”?

È evidente che accordare l’utilizzo di un impianto ad una Associazione/Società sportiva piuttosto che ad un’altra, individua una certa tipicizzazione della disciplina sportiva posta in essere, sia negli allestimenti che nell’articolazione dei campionati di categoria, qualora siano previsti.

Pertanto, in questa fattispecie di utilizzo delle strutture sportive, viene da se che, concetti come pluridisciplinarietà e maggiore apertura al territorio in qualche modo passino in secondo piano.

Si potrebbe aspirare ad uno scenario diverso, più inclusivo? Certamente, sarà cura dell’amministrazione, nel prossimo bando contemperare i principali aspetti che caratterizzano ogni utilizzo dei beni pubblici: la tutela e la valorizzazione del bene stesso, la fruibilità diffusa ed inclusiva e la sostenibilità economica, ambientale e sociale.

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Da cosa Le risulta?

In questi mesi, malgrado i vincoli assunti contrattualmente dall’Amministrazione abbiamo tentato in un proficuo e continuo rapporto/dialogo con il concessionario di ampliare le disponibilità per l’Ente e per le diverse attività del territorio.

Talvolta ci siamo anche riusciti ed in definitiva il risultato di questi mesi è stato quello di permettere a diverse associazioni del territorio l’utilizzo dell’impianto.

Sovente invece non ci siamo riusciti poiché le richieste si sovrapponevano agli impegni sportivi di allenamento e di campionato dell’attuale concessionario: come certamente avrà avuto modo di verificare, infatti, l’articolo 15 del Regolamento comunale per la gestione degli impianti sportivi statuisce che l’assegnazione di eventuali spazi compresi nell’ambito di impianti dati in concessione dovrà rispettare le modalità che regolano ogni rapporto di concessione.

Questo tema è prioritario nei lavori preparatori al bando di concessione pluriennale in elaborazione.

Lei ha letto il Regolamento comunale per la gestione degli impianti sportivi deliberato il 6 marzo 2017 dall’allora Commissario prefettizio Giuseppe Marani?

Giuseppe Marani, ex Commissario straordinario di Guidonia Montecelio nel 2017

Ovviamente si e se lo vuole consultare lo trova allegato alla deliberazione del Commissario Straordinario n. 39 del 6 marzo 2017 e come sa purtroppo all’interno dello stesso, essendo risalente, non è contemplato il Palazzetto dello sport.

Essendo norma regolamentare, però, è utile per la disciplina, in analogia, anche del palazzetto che tuttavia ha diverse peculiarità. Il bando in lavorazione che intendiamo pubblicare a stretto giro ne rispetterà pedissequamente i dettami e terrà in considerazione queste peculiarità.

L’articolo 2 del citato Regolamento prevede apposite clausole a favore del Comune per la fruizione diffusa degli impianti. Nella convenzione-accordo sostitutivo con la Fipav, l’amministrazione comunale quante giornate si è riservata per l’utilizzo gratuito del Palazzetto e per l’organizzazione di eventi e manifestazioni organizzate da terzi?

Lo prevede l’art. 2 del Regolamento dell’Ente e anche il bando originario da cui promana l’accordo sostitutivo di cui abbiamo fin qui parlato.

Nel più volte menzionato avviso esplorativo per l’affidamento in uso temporaneo e parziale le società eventualmente affidatarie si sono impegnate a consentire n. 4 partite al mese alle società (maschili e femminili senza distinzione di genere) alle squadre locali, previi accordi e naturalmente nel rispetto degli impegni di campionato del concessionario.

Il 29 settembre 2022 l’assessorato allo Sport che Lei sovrintende ha prorogato la gestione del Palazzetto alla Fipav fino a data da destinarsi. In quella proroga concessa si evidenziava che Fipav alla data del 29 settembre 2022 era debitrice nei confronti del Comune di 9.555 euro a saldo dei canoni mensili, oltre 5.866 euro e 19 centesimi per rimborsare le spese delle utenze anticipate dall’Ente.

Sempre dall’atto di proroga risulta che la Eurobasket Roma SSD, co-gestore del Palazzetto da novembre 2021 ad agosto 2022, deve al Comune altri 21.703 euro e 16 centesimi a titolo di rimborso delle utenze.

Assessora, Fipav e Eurobasket hanno pagato il dovuto entro la data prevista del 4 ottobre 2022?

La Fipav ci risulta aver saldato tutte le proprie pendenze, lo stesso purtroppo non vale malgrado i solleciti e le diffide per l’Eurobasket. Ho già richiesto agli uffici di avviare la procedura giurisdizionale di recupero delle somme mai corrisposte.

Come avrà modo di verificare, ma sono disponibile a fornirle copia della documentazione, la Fipav con nota del 9 febbraio 2022 ha tuttavia assunto impegno al rispetto delle obbligazioni assunte in solido per il pagamento delle utenze, degli oneri, per la manutenzione ordinaria nonché per l’esecuzione di tutto quanto indicato nell’originario avviso.

Tengo tuttavia a precisare che non si parla di “generica data da destinarsi” nell’atto di affidamento, ma in attesa del Bando pubblico che questa amministrazione metterà in campo a stretto giro e fino all’individuazione dell’aggiudicatario della concessione pluriennale, nell’ottica di dare continuità al servizio di custodia e sorveglianza dell’impianto e all’utilizzo dello stesso, nell’interesse generale dell’Amministrazione e della cittadinanza.

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