Andrea Purgatori, addio al giornalista che indagò su Ustica ed Emanuela Orlandi

Sceneggiatore e autore televisivo, da anni era volto di La7. E’ stato anche attore

È morto stamane, mercoledì 19 luglio, a Roma Andrea Purgatori, giornalista, sceneggiatore e autore televisivo, negli ultimi anni uno dei volti di riferimento di La7.

Purgatori era ricoverato in ospedale a causa di una fulminante malattia che lo ha portato alla morte.

Il giornalista aveva 70 anni e la notizia della sua scomparsa è arrivata tramite i figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau.

Un personaggio eclettico capace di affrontare qualsiasi tema ed argomento attraverso registri linguistici differenti.

Per il Corriere della Sera Andrea Purgatori si era occupato di terrorismo, intelligence, criminalità e soprattutto della strage di Ustica del 1980.

Attualmente era autore di reportage e conduttore su La7 Atlantide, inoltre aveva partecipato al documentario Vatican Girl sul caso di Emanuela Orlandi trasmesso da Netflix.

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Docente di sceneggiatura, Purgatori scrisse anche per il cinema firmando film come “Il muro di gomma”, ispirato proprio alla strage di Ustica che gli valse il Nastro d’argento.

Portano la sua firma anche film come “Il giudice ragazzino”, “L’industriale” e “Fortapàsc”, ispirato alla storia del giornalista napoletano Giancarlo Siani ucciso dalla Camorra.

Amico di Corrado Guzzanti, Andrea Purgatori è stato autore e voce fuori campo del programma di Rai3 “Il caso Scafroglia”, ha partecipato al film “Fascisti su Marte” collaborando alla scrittura del programma “Aniene”, ha recitato nella serie televisiva “Boris”, nei film di Carlo Verdone “Posti in piedi in paradiso” e “L’abbiamo fatta grossa”, oltre che nei film di Alessandro Aronadio “Due vite per caso” e “Orecchie”.

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