“Signora, mi ha tamponato”: preso il truffatore del finto incidente

Il 45enne italiano prendeva di mira donne sole e indifese e si faceva pagare in contanti

Le sue vittime preferite erano le donne sole ed indifese alla guida. Con una tecnica collaudata il balordo inscenava la truffa del cosiddetto “finto incidente”, inducendole a consegnargli il denaro per i paventati danni subiti.

E’ andata bene fino a quando il raggiratore – un italiano di 45 anni – è stato incastrato sul fatto dalla Polizia di Stato e arrestato per estorsione, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Secondo un comunicato stampa diffuso oggi, mercoledì 27 novembre, dalla Questura di Roma, in via Palmiro Togliatti gli agenti del IX Distretto Esposizione sono stati attratti dalla scena in cui l’uomo gesticolava rivolto alla sua vittima, nei pressi del veicolo della donna.

La malcapitata ha riferito ai poliziotti che tutto è nato con un forte rumore che ha udito provenire dalla fiancata della sua auto.

LEGGI ANCHE  Capannone occupato in fiamme, nube tossica sulla periferia Est

La vittima, che in un primo momento aveva tentato di accertare cosa stesse accadendo, proponendo al suo truffatore di recarsi presso un carrozziere di fiducia, è invece poi caduta nella trappola.

Indotta a credere di aver provocato un danno alla vettura del “truffatore”, la donna si è convinta a salire a bordo per farsi accompagnare presso un istituto bancario, dove ha effettuato due prelievi di denaro in contante per saldare il “risarcimento”.

Il piano, meticolosamente studiato e collaudato, era stato avvalorato da una telefonata che l’uomo aveva inoltrato al suo carrozziere, che aveva “certificato” l’ammontare del danno in 700 euro.

Il piano sarebbe ben riuscito, se non fossero intervenuti i poliziotti a “guastare la festa”.

Una volta rassicurata la donna, dagli accertamenti nella banca dati delle forze dell’ordine è emerso il pedigree dell’uomo, il quale aveva sulle spalle numerosi precedenti per analoghi episodi, collezionando varie denunce.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Il parcheggio dello stadio intitolato al fondatore della squadra di calcio

A completare il grave quadro indiziario sono stati poi arnesi atti allo scasso ed un sasso che l’uomo custodiva in auto.

Con ogni probabilità, gli stessi erano utilizzati per simulare l’impatto, anche sonoro, con il veicolo delle vittime.

A condire il copione, anche la resistenza opposta dall’uomo agli agenti in occasione del controllo, per la cui condotta, oltre all’estorsione, al quarantacinquenne è stata contestata anche la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale.

Al termine delle attività di rito l’uomo è stato arrestato e l’Autorità Giudiziaria, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.