GUIDONIA – Il Comune diventa proprietario dei beni pubblici della Città di Fondazione

Dopo 88 anni definito il trasferimento di Palazzo Matteotti, del Teatro Imperiale, dello Stadio e del Cimitero

La circostanza può apparire incredibile e, per certi versi, fa sorridere, ma va annunciato ufficialmente che il Comune ha finalmente acquisito la proprietà formale e giuridica del Palazzo Comunale, della Torre Civica con uffici annessi, del Teatro Imperiale, del Campo Sportivo, dell’ex Mattatoio e del Cimitero, soltanto lo scorso 6 febbraio 2024 in forza dell’atto di trasferimento siglato dall’Agenzia del Demanio dello Stato e dal Sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo.

Per comprendere questa vicenda bisogna richiamare le regole del Diritto amministrativo e la storia del Ventesimo secolo. Tutto parte dall’Atto costitutivo di Guidonia Montecelio, il Regio Decreto Legge n. 1803 del 21 ottobre 1937, che oltre a istituire il nostro nuovo Municipio autorizzava l’Istituto fascista autonomo per le case popolari a realizzare, con fondi dello Stato, i principali edifici pubblici necessari e a cederli, una volta ultimati, al nuovo Comune.

Secondo i piani, dunque, alla fine dei lavori lo Stato fascista avrebbe dovuto trasferire al Podestà di Guidonia Montecelio gli edifici realizzati dall’Istituto case popolari unitamente ai terreni sottostanti. Come noto, la storia si è incaricata di rendere impossibile questo epilogo.

 
 

Due anni e mezzo dopo il Decreto istitutivo del nostro Comune, infatti, l’Italia entrò nella Seconda Guerra Mondiale e quando ne uscì, peraltro devastata sotto ogni punto di vista, i soggetti che dovevano perfezionare il passaggio di proprietà dei beni immobili comunali non esistevano più.

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La proprietà formale di tutti i terreni e degli edifici comunali diventò della neonata Repubblica italiana e colui che avrebbe dovuto richiedere ed ottenere il trasferimento dei beni al Comune divenne il primo Sindaco della storia di Guidonia Montecelio: Pietro Tuzi.

Né lui né i suoi 22 successori, però, hanno avuto l’occasione di farlo e così si arriva alla paradossale situazione che giovedì, con il formale passaggio di proprietà dallo Stato al Comune della proprietà di questi immobili, è finalmente definita.
Va poi detto che il Demanio dello Stato, per cedere le proprietà dello Stato a un Comune, deve ricevere tutte le carte in regola che certificano quei lavori della fine degli anni Trenta e la loro conclusione. Carte che, fino ad oggi, nessuno era riuscito a reperire.

Per questo, dopo un anno di lavoro del nostro settore Demanio e Patrimonio, per la prima volta è stata collazionata una copiosa documentazione, anche fotografica, che ha consentito all’Agenzia del Demanio dello Stato di istruire e definire il definitivo passaggio di proprietà dei nostri beni pubblici più significativi al Comune che già li usa, a scopi esclusivamente pubblici, da sempre.

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L’adempimento è molto importante dal punto di vista simbolico, ma lo è ancora di più anche da quello pratico e amministrativo. Ad esempio, senza la titolarità della proprietà del ex Mattatoio nell’attuale piazza del mercato di Guidonia, non si poteva chiedere il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il recupero delle aree urbane dismesse che servirebbe per la sua ristrutturazione come invece, adesso, si farà.

“L’Amministrazione ha concluso, con un atto formale, questo lungo e complesso iter amministrativo che rappresenta un passo significativo per il riconoscimento e la valorizzazione del patrimonio del nostro Comune. Il trasferimento di proprietà ci consentirà di valorizzare questi beni, garantendo la loro destinazione perpetua a uso di pubblica utilità – ha evidenziato il Sindaco Mauro Lombardo -. Un ringraziamento particolare va all’Agenzia del Demanio, nella persona del Direttore Regionale Maria Brizzo, al personale del nostro settore Demanio e Patrimonio e a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante e altamente simbolico risultato”.

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