Potrebbe essere inaugurata già il primo aprile. La nuova stazione di Ponte di Nona, attesa per anni dagli abitanti, vive finalmente la fase di collaudo. Un “sogno” per i residenti che, ogni giorno, assistono al completamento dell’opera.
(foto dal gruppo facebook Cdq Nuova Ponte di Nona)
Le buche erano diventate talmente tante, e tanto pericolose, da costringere i cittadini di Corcolle a fare da soli. Così, giovedì mattina, 17 marzo, il comitato di quartiere ha lavorato per le strade maggiormente preoccupanti: “Non potevamo più aspettare – spiega il presidente del comitato Giardini di Corcolle, Pierluigi Iacone – Ne vale l’incolumità delle persone che vivono qui”.
Una scena da film quella che si sono trovati davanti gli abitanti di Corcolle stamattina. Una vetrina della banca completamente spazzata via e il bancomat sparito. Ancora in azione la banda della “spaccata”. Questa volta ad essere stato copito, l’istituto di credito di Corcolle, in via Sant’Elpidio a Mare, nella periferia est di Roma.
La voragine di viale Caltagirone è stata riparata. Dopo due giorni di chiusura al traffico (con le transenne rimosse dagli stessi automobilisti) e le numerose polemiche dei residenti. Ma l’intervento non è stato fatto dal VI municipio, che ha la ditta appaltatrice ferma per la mancanza del certificato assicurativo. A “pagare” è stato il V che ha messo a disposizione ditta e cemento. Una cortesia tra “vicini di casa” che Valter Mastrangeli, assessore ai Lavori pubblici del municipio delle Torri promette di restituire “alla prima occasione”.
Settanta bambini sono rimasti senza posto alle elementari per l’anno scolastico 2016-2017. Questo solo nel quartiere di Castelverde. La comunicazione è arrivata direttamente dalla dirigenza scolastica quando ha pubblicato le graduatorie, venerdì 11 marzo. Una doccia gelata per i genitori che si sono subito mobilitati dandosi appuntamento al cancello di ingresso della scuola, in via Massa San Giuliano: con una mamma che si è addirittura incatenata come forma di protesta.
Atti vandalici ai danni dei mezzi Atac e aggressioni. Sono tredici i casi sui quali la Polizia di Stato del commissariato Casilino ha avviato un’inchiesta che ha portato all’identificazione di tre ragazzi di età compresa fra i 13 e i 10 anni, tutti del quartiere di Tor Bella Monaca.
È diventata la buca “più famosa di Roma” per il numero di segnalazioni che i residenti di Ponte di Nona hanno inviato ai vigili urbani nel corso degli ultimi mesi. Una voragine di almeno due metri di diametro, mai riparata e che, con le ultime piogge, si è addirittura allargata con la formazione di altre tre buche vicine. Una situazione che ha “obbligato” la Polizia locale a chiudere al traffico un pezzo di via Francesco Caltagirone, la strada principale del quartiere, con enormi disagi per gli automobilisti, alcuni passano le strade laterali in contromano, e la deviazione di almeno tre linee di autobus.
Per gli organizzatori non è mai abbastanza manifestare per portare all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni i problemi che gravitano intorno al Punto verde qualità di Ponte di Nona. Una gestione irregolare, con una grossa sala slot ancora oggi funzionante, la struttura scolastica pronta da anni e mai aperta, ed ora il problema dei cento lavoratori del centro sportivo Heaven che rischiano di restare a casa. “Chiediamo che venga preso in carico dal comune immediatamente, non c’è più tempo da perdere”, tuona Valter Aquilini del Movimento disoccupati organizzati, tra i promotori della protesta di stamattina, sabato 12 marzo.
La denuncia arriva da una residente del quartiere di Nuova Ponte di Nona. La coppia, di 25 e 31 anni, racconta che ieri sera, giovedì 9 marzo, intorno alle 20:45 stava transitando per via di Salone. All’altezza del campo nomadi hanno avvertito prima un urto, poi il vetro del passeggero andato in frantumi.
“Ripristino della legalità, apertura immediata della scuola, garanzia verso i lavoratori”. Torna la protesta sul Punto verde qualità di Ponte di Nona. Sabato mattina, alle 10, si terrà una manifestazione per chiedere al comune di Roma lo sblocco di una situazione che va aventi ormai da anni. Una convenzione ritenuta illegittima, e sospesa da due anni, ma che vede ancora operativa la grande sala slot “Venenzia Bet” e la struttura scolastica ancora chiusa.
