Allagamenti, buio e gatti randagi. Via 25 luglio abbandonata

«Un anno fa ho protocollato una richiesta per risolvere questi problemi – spiega Nello Magliocchetti – Li ho segnalati quando facevo parte delle guardie volontarie, ma non ho ricevuto risposte. Allora a che serve? Chi è rimasto nelle guardie volontarie perché non continua a segnalare questi problemi? Noi paghiamo le tasse e meritiamo che i nostri diritti vengano rispettati».
Uno dei problemi principali di questa strada che collega via Nomentana a via 2 giugno, è la mancata pulizia dei chiusini che sono ostruiti e che fanno allagare la strada nel punto centrale tra il civico 14 e il 16. Venendo dalla Nomentana la strada è in discesa per il primo tratto, poi inizia a risalire. Il tombino ostruito è proprio nell’avvallamento e a ogni acquazzone la strada si allaga e l’acqua arriva nei garage.
«Siamo andati al comune tante volte – spiega la signora Annamaria Pangallozzi, residente proprio al centro dell’avvallamento – quando piove entra l’acqua nel garage che si allaga completamente ed arriva fino a 90 centimetri d’altezza. Mi piacerebbe ristrutturare il locale, ma ogni volta che piove è un dramma e sarebbero soldi buttati. Io ormai non dormo più dalla preoccupazione quando piove. Durante il giorno cerchiamo di occupare il posto auto su strada, sopra alla fogna, perché se inizia a piovere dobbiamo aprirlo e cercare di dargli una pulita noi in qualche modo. A volte mettiamo una sedia, ma i vigili ce la fanno togliere. Se però ci parcheggiano degli sconosciuti, poi come facciamo a pulire? Io capisco che il Comune possa non avere soldi per rifare tutto l’impianto, ma almeno far arrivare un operaio a pulire ogni tanto non mi sembra impossibile».
Altro problema lì vicino è un lampione spento da un mese e mezzo. E’ il numero 12 nella numerazione complessiva. «Abbiamo contattato direttamente la ditta che gestisce il servizio – spiega Magliocchetti – e ci hanno risposto che il comune ha tagliato il budget a disposizione. Ma quanto costa una lampadina? Se vogliono la compriamo noi, basta che poi la montano. Se la strada è buia, ovviamente è più insicura».
Poco più avanti, al civico 42/C abita Giuseppe Antonucci e il problema qui è un altro. Ci sono dei secchioni pieni di gatti, che entrano anche nella sua abitazione. Cattivo odore e trasmissione di malattie, sono i rischi maggiori anche per una casa appena costruita.
«I cassonetti non vengono mai disinfettati – spiega l’uomo – e sono pieni di gatti e di mosche, oltre a mobili e materassi. I secchioni dovrebbero avere dei coperchi e invece non ci sono. Non capisco perché hanno posizionato i secchioni proprio davanti alle nostre case, quando il comune di Fonte Nuova mi risulta essere proprietario di un pezzo di terra poco più avanti che sarebbe molto più adatto. Non vorrei mettere il veleno dentro casa, perché è una cosa incivile, però non è nemmeno giusto che debba convivere con questi gatti randagi in casa che mangiano dai cassonetti».

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