Di sicuro non avevano paura di essere visti né riconosciuti, dato che hanno cominciato a fracassare la saracinesca e la porta praticamente in pieno giorno, davanti agli occhi esterrefatti di diverse persone incredule che stesse succedendo veramente.
E invece stava accadendo: un tentativo di occupazione in piena regola della ex sede di Alleanza Nazionale, dedicata alla contessa scomparsa “Anna Maria Colleoni”.
Lo strano caso di via Fratelli Bandiera è andato in scena lo scorso martedì primo ottobre, poco
dopo le 18.
Tre individui – stando almeno al racconto di alcuni passanti ai carabinieri della Stazione Monterotondo che stanno indagando sulla vicenda – hanno prima forzato la saracinesca del civico 9 e poi hanno iniziato a scardinare la porta di ingresso. Non erano persone esperte, perché nonostante il buco evidente al vetro e i colpi inferti alla porta in metallo, i tre non sono riusciti ad entrare all’interno dello stabile al piano terra.
Nessuno dei testimoni del fatto è riuscito a riconoscere i tre individui che hanno provato a infilarsi dentro la storica sezione di An, a due passi dalla Passeggiata.
Tant’è che la Fondazione Alleanza Nazionale, che detiene la proprietà degli immobili del partito, ha denunciato il fatto contro ignoti, incaricando un fabbro di rimettere in sesto la porta. Impossibile dire chi ci sia dietro il tentativo di ingresso nella sede “Anna Maria Colleoni”, come spiega l’ex senatore e avvocato pisano Franco Mugnani, storico esponente di Alleanza Nazionale, presidente del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio esecutivo della Fondazione.
“Quello che possiamo rilevare è che, da tempo, esiste un tam-tam mediatico e on-line – non sappiamo riconducibile a chi – a cui si fa riferimento alla possibile occupazione delle sedi di proprietà della Fondazione, che detiene anche il simbolo di An”, spiega l’ex Senatore a Tiburno.
“Per il momento, al di là di quello che si legge su alcuni siti viene minacciato, gli unici due episodi sono quelli dell’occupazione di un appartamento a Roma di via Paisiello, e quello di Monterotondo”.
L’occupazione a cui fa riferimento Mugnai è quella del marzo 2012 a Roma. Anche lì un appartamento nel quartiere Parioli, parte dell’eredita della contessa Anna Maria Colleoni. Ma quella era stata un’operazione politica, apertamente rivendicata dai militanti romani del Popolo di Roma guidato da Giuliano Castellino, con tanto di bandiere e interviste. Operazione scattata all’interno del braccio di ferro intorno all’importante patrimonio di Alleanza Nazionale.
Occupazione appoggiata anche dal segretario de La Destra Francesco Storace che, in una nota, aveva dichiarato che l’appartamento sarebbe stato poi consegnato dal Popolo di Roma a La Destra per farne una sede.
Molto diversa dall’occupazione anonima, senza bandiere fatta in sordina di Monterotondo. Difficile, quindi, dire se anche qui ci sia la politica di mezzo o si tratti un tentativo di occupazione di necessità di un immobile vuoto.