Tivoli – Dimissioni lampo di Gaudio, il Pd sferra l’attacco a Proietti

Incidente di percorso o leggerezza, ormai la figuraccia di vedere un assessore dimissionario dopo nemmeno un mese dalla nomina è stata archiviata tra i fatti più eclatanti della recente storia amministrativa cittadina. Tutto sommato l’uscita di scena di Rodolfo Gaudio, che ha dovuto abbandonare la giunta Proietti per l’incompatibilità con il suo incarico da dirigente al Comune di Roma, così come vuole la legge, drammi non ne ha fatti visto che nella brevissima vita da assessore non ha avuto il tempo materiale per rendersi protagonista di scelte importanti nel settore di cui sarebbe dovuto essere competente, ovvero Patrimonio e condono edilizio. Un risultato però l’ha ottenuto ed è stato quello di far resuscitare il gotha del Pd tiburtino che fatica ancora a riprendersi dopo la batosta elettorale delle elezioni amministrative.
A commentare le dimissioni di Gaudio sono intervenuti l’ex sindaco e attuale capogruppo Pd in Regione Marco Vincenzi, l’ex candidata sindaco Manuela Chioccia e il suo attuale collega consigliere di minoranza nonché segretario cittadino del partito renziano Alessandro Fontana. Un tridente che non ha risparmiato dure critiche a Proietti e alla sua squadra di governo.
“A distanza di pochi giorni dall’insediamento – ha esordito Vincenzi – la Giunta comunale di Tivoli già perde i primi pezzi. L’assessore Rodolfo Gaudio, con delega al Patrimonio e condono edilizio, è stato costretto a dimettersi per incompatibilità con il suo lavoro al comune di Roma. Un pessimo esordio per l’Amministrazione Proietti che ha esposto il comune di Tivoli ad una brutta figura istituzionale. Non dimentichiamo, inoltre, che questa città è piegata dall’inconcludenza di tre anni di governo Gallotti e da oltre un anno di gestione commissariale limitata all’ordinaria amministrazione. C’è bisogno di una guida salda e preparata per tornare a programmare e pianificare il governo cittadino, invece, ci ritroviamo imbrigliati a perdere inutilmente tempo con il primo rimpasto di Giunta”.
Poi è stata la volta di Manuela Chioccia, avversaria di Proeitti fino al ballottaggio: “Da un ex alto dirigente di Stato come il sindaco Proietti ci saremmo aspettati tutti maggiore dimestichezza con le norme della pubblica amministrazione. In particolare con quelle introdotte dal legislatore nazionale a tutela del buongoverno degli enti locali e per evitare rischi di corruzione. Invece, il primo cittadino è incorso in un errore grossolano che rivela da una parte superficialità e pressappochismo, dall’altra una certa arroganza. Prima di procedere alla nomina, infatti, avrebbe dovuto avere l’umiltà di informarsi con un esperto di diritto per evitare questa figuraccia”.
Chiusura di Fontana: “Cominciamo male in questa città da troppo tempo l’amministrazione comunale è assente, limitata solo alla gestione ordinaria. E ora il sindaco Proietti incappa in questo scivolone, rivelatore di scarsa conoscenza con le regole di funzionamento del Comune”.

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