Guidonia – Dieci ore di Consiglio, alla fine arriva l’ok al Bilancio

Le proposte dell’opposizione sono state tutte respinte a eccezione di quelle relative alle pari opportunità, alle quali sono stati destinati 65 mila euro; mentre i quattro emendamenti proposti dalla maggioranza, che prevedevano una spesa di circa 8 milioni di euro, sono stati ritirati dal firmatario e presidente del consiglio Marco Bertucci che ha agito in questa direzione poiché ha ritenuto opportuno “sottoporli a un’approfondita discussione anche con i nuovi membri della Giunta”.
Di “bilancio forzato” ha parlato Di Silvio, sottolineando “l’assurdità di presentare un bilancio il 28 di luglio, a oltre metà anno”. Indignato Sebastiano Cubeddu, del Movimento 5 stelle, per la bocciatura di alcuni emendamenti a favore degli “ultimi e degli indigenti”. “E’ stato uno spettacolo deleterio – ha dichiarato il capogruppo dei grillini – che ha fatto emergere una cecità politica e amministrativa”.
Accordo raggiunto, invece, sulla presentazione di un piano organico sulla sicurezza avanzato dal sindaco Eligio Rubeis che ha recepito le proposte di maggioranza e opposizione in merito alla necessità di investire sul controllo del territorio, anche attraverso l’istallazione di telecamere di videosorveglianza per combattere l’aumento degli atti vandalici e dei furti, in crescita nell’ultimo periodo.
La discussione degli emendamenti è stata preceduta da un lungo confronto tra le parti durante il quale l’assessore alle Finanze Adriano Mazza ha risposto alle domande dei colleghi che hanno chiesto chiarimenti, soprattutto in merito all’ammontare della liquidità nelle casse del Comune e all’accensione di mutui cospicui che comporterebbero, secondo quanto dichiarato da Di Silvio, una rateizzazione fino al 2043.
“Col 3-4 per cento di indebitamento non abbiamo rischio di default – si è difeso Mazza – nel corso di questi anni abbiamo scongiurato questo pericolo e siamo passati alla stabilità amministrativa. Inoltre, non ha senso accertare una liquidità cospicua perché non è da ciò che si valuta la qualità del lavoro, anzi, i flussi di cassa sono l’indice degli investimenti fatti per la città. Infine ricordo a tutti che il bilancio non lo faccio io con Rubeis davanti al caminetto, ma è un processo democratico” ha chiosato l’assessore.

Veronica Moro

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