E se la medicina tradizionale offre una serie di terapie utili e spesso assolutamente necessarie, d’altra parte è assolutamente consigliabile secondo il nostro esperto abbinare una strategia basata sul ricorso alla fitoterapia e all’omeopatia, efficaci e prive di effetti collaterali. Anzi, quasi sempre, soprattutto in pediatria, è proprio il medico che consiglia i rimedi naturali in combinazione ideale con la terapia tradizionale. “Affidatevi alla natura e abbiate pazienza, il vostro corpo vi ricompenserà diventando più forte e più sano”, questo è il consiglio del dottor Salucci.
Iniziamo dall’alimentazione: esiste una dieta ideale “anti- influenza”?
Certamente. E’ ormai noto che esistono alimenti prodigiosi in questo senso in grado cioè di rafforzare le difese immunitarie e di svolgere potente attività antinfiammatoria e antibatterica. Tra le verdure e ortaggi, ricordiamo che cavoli, cavolfiori, zucche e carote sono ricchissimi di fibre, vitamine e sali minerali a tutto vantaggio del nostro intestino e del sistema immunitario; aglio e cipolla, specie se consumati freschi sono ricchissimi di vitamine e sali minerali, e si rivelano potenti antibatterici, antivirali e antisettici naturali. Il consumo regolare di cereali integrali aiuta a stimolare il sistema immunitario a vari livelli e i legumi, oltre alla capacità depurativa garantita dalle fibre in essi contenute, sono indispensabili per l’apporto di ferro che aiuta la produzione di anticorpi. I veri imperatori alla tavola della prevenzione, però, rimangono in ogni caso gli agrumi e il miele.
Nella lista delle piante officinali con proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie quali ci consiglia?
Non tutti conoscono l’Uncaria, pianta dalle proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e immunomodulanti che ha preziose virtù anche come agente antidolorifico e cicatrizzante. E’ abbinata spesso ad altre sostanze con proprietà antibatteriche come l’ acerola (frutto ricchissimo in vitamina c ad alto grado di assimilazione, ma anche in vitamine B, ferro e flavonoidi), e alle più note echinacea, pappa reale e propoli, quest’ultima utilissima nell’ambito della prevenzione e della cura delle principali affezioni delle vie aeree superiori.
Anche il ginseng può essere utile come anti influenzale?
Non solo il ginseng ma anche l’eleuterococco. Sono entrambi prodotti di elezione che ci aiutano sia per preparare l’organismo ai disagi dell’inverno e sia come valido supporto nella ripresa delle attività di studio e di lavoro favorendo la concentrazione. Non vanno inoltre dimenticate le proprietà della Lattoferrina , una delle più importanti proteine presenti anche nel latte materno. Il suo ruolo principale è regolare il metabolismo del ferro contribuendo alle naturali difese dell’organismo contro microrganismi e virus. Anche l’Alga spirulina contiene sostanze che contrastano la penetrazione dei virus all’interno delle cellule ospite.
Nella fase di prevenzione quantoè importante l’uso di fermenti lattici?
Direi fondamentale. L’uso di flora batterica è raccomandata a grandi e piccini, come prevenzione e cura delle più comuni patologie dovute a tutti i virus influenzali, gastrointestinali e non. C’è infatti una strettissima relazione tra una corretta composizione della flora batterica intestinale e la capacità dell’organismo di sopportare un’infezione virale. Un aspetto molto spesso ignorato è l’importanza di scegliere una flora batterica qualificata e cioè appropriata a seconda delle esigenze e sapere che non tutti i fermenti vanno presi a stomaco vuoto. Il vostro farmacista di fiducia ci dirà qual è il tipo di ceppo più indicato e la modalità di assunzione più idonea.
Anche l’omeopatia si prefigge lo scopo di stimolare le difese immunitarie in modo naturale.
E c’è di più perché asseconda la fisiologica funzione del sistema immunitario e rappresenta un metodo di cura sicuro e privo di rischi. I prodotti più validi e più noti abbinano, come nel caso dei rimedi fitoterapici, elementi che stimolano il sistema immunitario a rimedi sintomatici )es.Aconitum, Belladonna, Cuprum, Echinacea) esaltandone l’azione ed assicurando una pronta risoluzione dei processi infiammatori delle alte, medie e basse vie respiratorie, porta d’ingresso per l’infezione influenzale.
Altre avvertenze utili?
Uno degli errori più comuni è quello di ricorrere all’antibiotico per curare la maggior parte delle patologie invernali di natura virale. Ma nessuna affezione virale è sensibile all’antibiotico! Questo agisce, infatti solo su batteri e non sui virus. Il ricorso a tale farmaco nella fase virale della patologia non fa altro che contribuire catastroficamente ad impoverire la flora batterica intestinale e di conseguenza l’intero organismo e la sua capacità di contrastare infezioni virali successive. Certo è, che Ll’antibiotico si rende necessario solo nel caso in cui il nostro sistema immunitario non abbia sostenuto l’insulto virale. A causa di ciò infatti (e ciò è valutabile solo dopo le prime 72 ore di malessere percepito) può subentrare una superinfezione batterica, che il medico deve verificare.
Salute: Come prevenire i malanni di stagione secondo natura
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