“L’intento dell’associazione – ha spiegato Gianni Isaia, che ne è il presidente – è quello di uscire dalla marginalità, valorizzando tutte le peculiarità del paese ed individuare così una via di uscita attraverso punti di forza e azioni in grado di creare una strategia di sviluppo per Jenne e per la Valle dell’Aniene”.
Con una popolazione di poco più di 500 abitanti, Jenne ha subìto nel tempo una rilevante diminuzione della popolazione, passando dai 2.271 residenti nel 1921, ai 393 nel 2012, perdendo così in poco meno di un secolo quasi 4/5 della sua popolazione. E gli abitanti rimasti sono per lo più anziani, tanto che Jenne ha l’età media della popolazione più alta della provincia di Roma ed è all’ottavo posto nel Lazio.
Per il presidente Isaia a causare il fenomeno “sicuramente la mancanza di possibilità occupazionali, che ha costretto giovani e famiglie ad emigrare nelle grandi città, ma anche la scarsa capacità di inventare attività che potrebbero garantire un reddito minimo, mettendosi in gioco personalmente. Il pericolo maggiore in questi casi è infatti quello di arrendersi, di rinunciare a lottare e soprattutto non credere nel futuro”.
Prima iniziativa della nuova associazione è stata, intanto, quella di affidare a 72 persone il compito di effettuare una indagine sull’esistenza di possibilità tali da provocare una effettiva inversione di tendenza.
Fa. Lo.