Jenne – Consiglio comunale senza opposizione: tutti gli eletti si dimettono e rinunciano

Ma che la minoranza non esista proprio più, perché si sono dimessi dalla carica i tre consiglieri regolarmente eletti e perché, per ben due volte, hanno rinunciato ad assumerla prima quattro poi altri quattro dei candidati più votati della stessa lista dei dimissionari, non è cosa di tutti i giorni. Ed allora, scioglimento del Consiglio e nuovo ricorso alle urne? Niente affatto, in quanto la presenza in aula del numero minimo di consiglieri indicato dalla legge, ha evitato che ciò avvenisse.
E’ quanto accaduto a Jenne, piccolo centro dell’alta Valle dell’Aniene, conosciuto per aver dato i natali nel 1199 al futuro Papa Alessandro IV; per essere stato scelto dallo scrittore Antonio Fogazzaro per ambientarvi molta parte del suo romanzo “Il Santo”; per essere uno dei sette Comuni del comprensorio del Parco dei Monti Simbruini, la più estesa area protetta del Lazio.
Primo tempo: i consiglieri Giovanni Isaia, Maria Paola Fratticci e Valerio Volpi, del gruppo di minoranza “Jenne Insieme”, si dimettono dalla carica di Consigliere.
Secondo tempo: il Comune procede allo scorrimento della lista dei candidati della lista “Jenne insieme”, accertando che i candidati non eletti risultano essere Giuseppe Fratticci, Sirio Lauri , Fiore Salvatori e Paola Spinozzi, inviando agli interessati la relativa comunicazione.
Terzo tempo: avviene che Fratticci, Salvatori e Spinozzi respingono la convocazione, inducendo il Comune ad effettuare l’ulteriore scorrimento dei candidati non eletti della lista “Jenne insieme” , così da accertare che i candidati non eletti secondo l’ordine stabilito dalla cifra individuale risultano essere Elena Flamini, Davide Vittozzi e Antonio Volpi.
Quarto tempo: in momenti e con modalità diverse, pervengon in Comune anche le rinunce di Flamini, Vittozzi e Volpi, con il risultato che il Consiglio deve constatare l’impossibilità di un ulteriore scorrimento dei candidati non eletti, in quanto la lista “Jenne insieme” della minoranza è esaurita.
Quinto tempo: il sindaco Giorgio Pacchiarotti, convoca allora il Consiglio comunale al quale, preso atto di quanto avvenuto e “ritenuto doveroso conformarsi ai principi di economicità ed efficacia che devono contraddistinguere l’operato della pubblica amministrazione”, non resta che deliberare la prosecuzione della legislatura, anche in assenza dei Consiglieri della minoranza, “permanendo – è stato osservato nel documento consiliare – il numero legale per il funzionamento del Consiglio comunale”.
La telenovela finisce qui, con l’attuale legislatura iniziata con le elezioni del 15 maggio 2011, destinata a proseguire fino alla primavera del 2016, quando cioè è previsto pure a Jenne lo svolgimento di nuove elezioni.

Fabrizio Lollobrigida

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