Calcio – Crecas all’attacco: “Con il Fiumicino scelto arbitro di Ostia”

La partita stava scorrendo sui binari di un giusto 0-0 visto quello che le due squadre avevano prodotto sul campo. Il Città di Fiumicino è formazione fisica, tosta, molto quadrata quando deve impedire all’avversario di arrivare in area mentre in attacco si affida soprattutto ai lanci per la sua punta centrale che opportunamente fa salire la squadra. I tirrenici giocano a strappi, non hanno una manovra fluida e razionale ma attaccano a folate contando molto sulla fisicità di molti suoi giocatori. Il campo di terra di Casdtel Chiodato domenica scorsa gli è stato fedele alleato mentre elementi come Saliou, dotati di grande tecnica, su questo terreno ha ovviamente faticato. L’episodio chiave a pochi minuti dalla fine, Di Fiandra scatta oltre Calabresi e arpiona la palla. Esita quasi a tirare perché tutti in campo aspettano il fischio di fuorigioco. Il fischio non arriva e per l’attaccante segnare è un gioco da ragazzi con annessa anche esultanza provocatoria che avrebbe fatto bene a risparmiarsela visto come il gol è arrivato.
Da quel momento in poi l’aria è diventata bollente in campo con i giocatori del Cre.Cas. nervosi e con quelli del Fiumicino che hanno fatto bottino pieno senza mai impegnare seriamente il portiere Dolci. A fine gara anche tra i tifosi sono successe scintille, sempre a causa di questo episodio che ha deciso la gara. Ecco perché il club si è voluto tutelare con un comunicato per avvisare che d’ora in poi le designazioni dovranno essere fatte con molta attenzione per salvaguardare la regolarità del campionato.
Ecco il comunicato del Club: “L’Asd CreCas Città di Palombara si dichiara rammaricata per quanto accaduto domenica mattina al Campo Sportivo Università Agraria nella gara di Eccellenza contro lo Sporting Città di Fiumicino valevole per la venticinquesima giornata di campionato. La squadra di Claudio Fazzini è stata protagonista di una buonissima prestazione, una di quelle che, spesso e volentieri, in questa stagione, non si sono viste. E lo ha fatto contro una compagine che si sta giocando la promozione in Serie D. Quando all’85’, a 5′ dalla fine del tempo regolamentare e a 10′ dal triplice fischio (considerando il recupero), l’attaccante più proficuo del girone A riceve un pallone in evidente posizione di fuorigioco e punisce il CreCas. Partita persa, assistenti della sezione di Ostia Lido. Senza dimenticare la gara con la Vigor Acquapendente, finita con un rigore dubbio fischiato contro e l’espulsione, apparsa esagerata, di Gallaccio. Partita persa (onestamente con la collaborazione, quella volta, di una prestazione sottotono del CreCas), ma comunque terna arbitrale della sezione di Viterbo. Un indizio non fa una prova, due, però, fanno pensare”.
A commentare è il tecnico Claudio Fazzini: “Vista e considerata la mia pluriennale esperienza, oggi mi sento di dire che le situazioni che si sono verificate mi lasciano veramente perplesso. Ci tengo a precisare che questa non è un’accusa contro le altre squadre: se perdiamo meritatamente andiamo dall’avversario a stringergli la mano, quando succede per degli errori arbitrali la cosa è ben diversa. Ad Acquapendente la terna era di Viterbo, ieri gli assistenti di Ostia Lido, a noi non è mai capitato, come è giusto e normale che sia, di avere degli arbitri della sezione di Tivoli. Ogni qualvolta – continua il mister – c’è una designazione arbitrale dubbia, in campo si verifica il peggio, e gli errori si rivelano determinanti ai fini del risultato. Noi non chiediamo che ci vengano fatti regali, chiediamo solo che le cose siano giuste: vogliamo essere rispettati, come noi rispettiamo gli altri. Cosa devo aspettarmi? Che domenica contro la Nuova Sorianese ci siano un arbitro viterbese e gli assistenti di Civitavecchia, squadra contro cui ci giochiamo la salvezza? Io spero – conclude – che questi errori non si verifichino più, e che le designazioni vengano fatte in maniera più precisa e giusta. Vogliamo rispetto per il lavoro che la squadra sta facendo”.

Rispetto e giustizia, non si pretende nient’altro. L’episodio imputato era chiaro, lampante, di quelli che farebbero capire la regola del fuorigioco anche alle donne più scettiche. Episodio ovviamente seguito dall’ammonizione del portiere Dolci, andato a protestare con l’assistente dopo essersi fermato davanti a Di Fiandra, l’uomo che ha segnato e che, anche lui, si era fermato qualche istante prima di concludere in rete, forse sapendo che gli potesse venir fischiata la posizione irregolare. Tuttavia, la squadra di Claudio Fazzini e tutta la società, non hanno la benché minima intenzione di mollare. Questa società ha lottato, ha combattuto per il salto di categoria e continuerà a farlo per restarci. L’augurio è che non si abbiano altri avversari, oltre gli undici in campo”.

Sergio Toraldo

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  GUIDONIA - "Vivivillalba" conquista la Serie D, festa grande per le pallavoliste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.