Rubeis chiarisce che il “tubo forato involontariamente da alcuni operai durante i lavori per la istallazione della fibra ottica è stato prontamente sostituito nel punto di rottura con un innesto in ghisa perfettamente saldato alla condotta preesistente che avrebbe messo in sicurezza, come la stessa Acea ha comunicato verbalmente, la rete idrica. Voglio dirlo senza tentennamenti – precisa il sindaco – sto monitorando la vicenda al fine di fugare ogni possibile preoccupazione per la salute pubblica. Che a me risulti i lavori di riparazione sono stati fatti a regola d’arte, già nelle prossime ore sarà la stessa Acea ad informarci formalmente con una relazione scritta. Per ulteriori passaggi a conferma, chiederò comunque anche i pareri di Arpa e Asl”.
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Tubature risalenti agli anni Settanta
La rete idrica di Colleverde è composta in parte da condotte in materiali di amianto-cemento che risalgono agli anni ’70, non è una particolarità solo guidoniana, precisa Rubeis, in quanto “quel materiale è stato ampiamente utilizzato nelle città italiane in quel periodo, mai sostituito proprio perché se integro non rappresenta un problema per la salute pubblica”.
Il danno causato durante i lavori per installare la fibra ottica
Nel caso del quartiere a ridosso della Nomentana la questione dell’eternit-cemento era scoppiata la scorsa settimana quando alcuni operai della Telecom, impegnati nella istallazione della rete a fibra ottica avevano forato una delle condotte dell’acqua determinando tra l’altro disagi a residenti rimasti tre giorni coi rubinetti a secco. Il danno è stato quindi riparato dai tecnici Acea prontamente intervenuti. Il consigliere comunale Gianluigi Marini, all’indomani del fatto, aveva rassicurato la popolazione chiarendo su un social network che “l’eternit misto a cemento come specificato da Acea, se integro come è in questo caso, non rappresenta pericolo di nessun tipo per la salute”.