I professionisti della moda alla Sapienza di Roma

L’azienda, fondata dai fratelli Allegro e Renato Allegri nel 1971, aveva ceduto nel 2009 una parte del capitale al fondo d’investimento Orlando, allontanandosi dalle sue radici. Per valorizzare un’azienda specializzata nella creazione di impermeabili e caratterizzata dall’utilizzo di materiali innovativi, “abbiamo deciso di puntare tutto sul ritorno alle origini e all’identità del brand”, indica Matteo Zara. L’azienda ha lavorato con i più grandi stilisti: Giorgio Armani, Marithé e François Girbaud, Romeo Gigli, Martin Margiela e dal 2005 al 2008 con il duo stilistico olandese Viktor & Rolf. Oggi, il marchio si ispira al celebre disegno dell’uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci e punta tutto sui temi geometrici del disegno, il cerchio e il quadrato, con lo scopo di dar vita ad “un prodotto unico e differente dagli altri marchi, un prodotto – icona che possa essere ricordato per sempre proprio come il nostro impermeabile”.

 

Il brand di alta gioielleria italiana “Damiani” lancia un nuovo prototipo di anello e cerca pezzi storici per la creazione di un archivio.

Silvia Damiani“Costruire un archivio storico delle nostre creazione per il 100esimo anniversario dell’azienda e magari inserirlo all’interno di un museo”. Questo uno dei futuri obiettivi del brand di alta gioielleria ”Damiani” presentato da Silvia Damiani Vice Presidente del Gruppo, ospite il 28 maggio 2015 al secondo incontro del ciclo di seminari “I Professionisti della Moda” presso l’Università La Sapienza. L’apertura di un museo nella città natale di Valenza che produce l’80% dell’alta gioielleria mondiale, potrebbe dare l’opportunità di ripercorrere la storia del marchio ed anche di scoprire le novità tecniche previste per migliorare sempre di più il prodotto: “Stiamo lavorando ad un sistema che permetterà di avere un anello speciale in grado di adattarsi a tutte le tre misure standard”, spiega Silvia Damiani. Detentore di ben 18 Diamonds International Award e quotato alla Borsa Italiana dal 2007, oggi il marchio Damiani è leader nel settore della gioielleria in Italia ed è riconosciuto internazionalmente quale sinonimo di alta tradizione del Made in Italy, anche grazie ad un certificato internazionale inciso sulla cintura del gioiello con un sistema laser invisibile ad occhio nudo. L’impresa fu fondata nel 1924 da Enrico Grassi Damiani a Valenza e in seguito ampliata dal figlio Damiano, oggi l’azienda è guidata dai tre figli: l’Amministratore Delegato e Presidente Guido Grassi Damiani, il Vice Presidente Giorgio e Silvia che segue gli acquisti e la comunicazione. “Un gioiello deve essere amato, portato e vissuto”, così Silvia Damiani a partire dagli anni ’80, rinnova lo stile della comunicazione introducendo testimonial di grande prestigio, ritratti dai migliori fotografi del mondo, come l’attore Brad Pitt, primo testimonial uomo per un brand di gioielli e scelto per essere “Una persona elegante e di grande talento nel suo campo”.

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“In spiaggia ci si veste”. Cristina Ferrari svela i segreti del suo brand beachwear “Fisico”.

Fisico di Cristina FerrariInnovazione, qualità nei materiali, un’accurata ricerca dei colori e delle stampe, l’utilizzo esclusivo della microfibra ed un grande amore per la sartorialità del Made in Italy. Questi i punti forti del brand “Fisico” di Cristina Ferrari, ospite il 14 maggio 2015 al primo incontro del ciclo di seminari “I Professionisti della Moda” organizzato dalla Prof.ssa Giacomotti presso l’Università La Sapienza che quest’anno affronterà il tema del lavoro nel campo della moda. Lasciatasi ispirare dai colori, i profumi e dalla sensualità del Brasile, durante un viaggio avvenuto più di vent’anni fa, la stilista, spinta da una forte dedizione alla creatività, decide di dar vita ad un brand innovativo ed originale, introducendo l’idea del prȇt – à – porter in spiaggia. “L’obiettivo è sempre stato quello di realizzare una linea beachwear che sfruttasse perfettamente la vestibilità dei capi, proponendo e mantenendo una propria identità, creando un prodotto che duri nel tempo e che riesca ad armonizzare e migliorare il corpo di tutte le donne”, svela Cristina Ferrari. Una donna mediterranea, declinata nelle diverse vestibilità di tutto il mondo, in particolare di paesi come la Russia, l’America e gli Emirati Arabi. Un’azienda che fattura circa 10 milioni l’anno, incentrando la propria distribuzione su una selezione di boutique. Due nuovi obiettivi da raggiungere: collaborare con un partner economicamente forte e realizzare una linea giovane caratterizzata da capi più semplici con prezzi più accessibili. “Bisogna dare importanza al beachwear in modo da poter diventare un tipo di abbigliamento odierno: la Beach Couture”. Ogni sfilata ha un mood diverso, protagonista di quest’anno è il Giappone e la collezione 2016 sarà, invece, ispirata a Marrakech in Marocco con modelle tatuate, turbanti e richiami a Le Jardin de Majorelle.

 

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Claudia Brizzi

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