Giunta alla sua seconda edizione, nelle serate del 18 e 19 luglio gli abitanti del borgo, aiutati da quelli di Corcolle, hanno saputo mettere in piedi un evento curato nei minimi dettagli: “Ci sono voluti sei mesi di preparazione per organizzare tutto – spiega Carmela Mastromarino, vicepresidente dell’associazione Amici di San Vittorino –. L’idea è nata per dare risalto alle origini medievali del borgo, per ridargli splendore. Ce ne siamo occupati io ed il presidente, don Mario, avvalendoci dell’aiuto di tutti gli iscritti e della nostra sarta”.
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Serena Palombelli – costumista | Ass. Amici di San Vittorino |
È stata infatti Serena Palombelli, una residente, ad aver confezionato tutti gli abiti dell’evento: “Un lavoro durato mesi e mesi – racconta la donna, che nella vita fa l’impiegata presso il poligrafico –. I tessuti li prendevamo da tende, lenzuola, divani. Ad un certo punto i residenti hanno smesso di stendere i panni per paura che passassimo noi a chieder loro quale vecchio tessuto inutilizzato”, scherza.
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Stand erboristeria | D. Oszlanyiova e F. Colagrande |
Circondata da numerosi stand in cui era possibile acquistare erbe medicinali, antichi giochi o bere l’ippocrasso, un vino medievale speziato, è andata in scena anche una rappresentazione: “Abbiamo voluto raccontare come fosse la vita in quell’epoca – continua a spiegare Carmela –. I protagonisti sono una strega ed il suo amante che, vista l’avidità del re, tentano di derubarlo dei suoi averi per consegnarli al popolo. La storia, però, finisce male ed entrambi vengono uccisi: una messa al rogo e l’altro decapitato da un boia”.
Nella recita, oltre ai due protagonisti ed il re e la regina, erano presenti anche un mendicante, un lebbroso ed un giullare. “Per il trucco c’è voluto più di un’ora”, spiega Alessandro Massaro, il residente di Corcolle che ha impersonato il lebbroso.
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Maurizio Di Mezzo | Alessandro Massaro |
Una rappresentazione riuscita che ha saputo catturare l’attenzione non solo dei residenti, ma anche delle zone limitrofe all’antico borgo. Un modo per mettere in risalto il castello di San Vittorino che, purtroppo, è stato abbandonato dalle istituzioni già da diversi anni.
l.l.g.