Nel documento firmato da Andrea di Palma, vengono indicate le motivazioni per cui si è arrivati a tale decisione, ipotizzando anche uno studio per la sua chiusura: prima su tutte la conservazione della struttura che rischia dei danneggiamenti alla balaustra, utilizzata come panchina soprattutto dalle comitive di minori che si ritrovano li. Poi per il “pericolo” scritte selvagge e decoro, con conseguente spesa di ripulitura, pericoli per sicurezza pubblica e privata.
Insomma, chi aveva fatto di quell’atrio un punto d’incontro dovrà guardarsi altrove perché c’è il rischio di sanzioni amministrative, come indicato nell’art.6 del regolamento di Polizia Urbana di Guidonia approvato nel 2009, con il rischio beccare una multa fino 300 euro.