Subiaco – Tagli al servizio socio-sanitario, i sindaci chiedono rassicurazioni

Il motivo è sempre il drastico taglio effettuato dalla Regione Lazio all’assegnazione dei fondi per il 2015, cioè il 47 per cento in meno rispetto all’ammontare dei contributi concessi per il 2014.
Nessuna concreta novità, se non un dichiarazione di intenti ed una espressione di solidarietà, è infatti emersa dalla Conferenza dei Sindaci del G4, svoltasi presso il comune di Olevano Romano proprio per discutere, insieme a rappresentanti di Comunità Montana Aniene e Anffas (gestore dei Centri diurni di Subiaco e Olevano Romano) dello stato di grande difficoltà in cui si trova ad operare il Distretto, per le insufficienti risorse economiche di cui dispone.
In particolare è avvenuto che, per quanto riguarda la dichiarazione di intenti, è valso quanto riferito dal sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia, cioè che “l ‘assessore regionale alle Politiche Sociali, Rita Visini, si è impegnata – ha detto Pelliccia – per il 2016 a garantire i medesimi fondi per il 2014 ed a cercare di reperire per il 2015 i fondi che non sono stati assegnati. A tal proposito – ha aggiunto Pelliccia – ho richiesto che gli impegni verbali siano trasformati in formali atti amministrativi”.

 

Il rischio chiusura per l’Anffas

Una generale espressione di solidarietà è stata, invece, quella rivolta all’Anffas (in quanto a rischio chiusura dal prossimo 1 aprile, in conseguenza della situazione del G4) ed a tutti i gestori dei servizi distrettuali da parte dei rappresentanti delle Istituzioni, sostenendo che l’impegno dei Comuni del G4 sarà rivolto nei confronti di Governo e Regione Lazio, perché venga assicurata la continuità operativa del Distretto nelle sue diverse articolazioni.
Unanime adesione dei partecipanti alla Conferenza è stata espressa nei riguardi della proposta formulata dal sindaco di Olevano Romano, Marco Mampieri, e dall’assessore Alessandro Cianca, cioè quella di chiedere formalmente, a nome di tutti i Comuni del G4, un incontro urgente con l’assessore Visini, riservandosi anche ulteriori iniziative con altri Distretti Socio – Sanitari del Lazio, in quanto interessati alla stessa situazione finanziaria.
Prosegue, comunque, l’azione dei 15 operatori e delle famiglie dei 30 portatori di disabilità assistiti dall’Anffas, affinché non cessi l’importante servizio svolto dall’Associazione. All’esterno delle chiese e dei luoghi maggiormente frequentati ,sono stati allestiti punti di sensibilizzazione alla grave situazione, evidenziando tutte le conseguenze che potrebbero derivare se la Regione Lazio non rimetterà presto mano alle cifre.

Fa. Lo.

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