Nel documento è stato rilevato che dopo l’introduzione del digitale terrestre, si sono registrate costanti e crescenti limitazioni di accesso al servizio televisivo da parte di singoli e di famiglie residenti nelle zone montane, in particolare nei borghi più difficilmente raggiungibili delle aree interne, come il territorio del comune di Arsoli. L’assemblea consiliare ha poi sostenuto che, per incrementare il numero delle utenze a vantaggio dell’economia della Rai, è necessario assicurare un adeguato servizio consentendo la ricezione di tutti i canali, in particolare quelli del servizio pubblico, tenendo presente Rai Way è la società italiana proprietaria delle infrastrutture e degli impianti per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica dei programmi della Rai, disponendo di una sede centrale a Roma, 23 sedi territoriali e oltre 2.300 siti dislocati sul territorio italiano.
Il Consiglio comunale di Arsoli ha, pertanto, deliberato di richiedere al Governo e al Parlamento di avviare un completo monitoraggio su tutto il territorio italiano relativo alla ricezione del segnale televisivo, coinvolgendo Regioni, Unioni di Comuni ed associazioni di Enti locali (Anci e Uncem), oltre ad impegnare Rai Way nel potenziamento delle infrastrutture per la trasmissione del segnale tv, in particolare nelle aree montane e più interne del Paese, e nel rafforzamento e nell’ampliamento dell’informazione locale e regionale.
Fa. Lo.
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