La questione, com’era prevedibile, è arrivata all’ufficio del commissario prefettizio, Giuseppe Marani. L’incontro previsto per oggi, giovedì 22 settembre, con le associazioni sportive è stato però rinviato “a data da destinarsi”.
“Il fatto che vengano utilizzate la mattina per le lezioni scolastiche e poi chiuse nel pomeriggio per le associazioni sportive, lascia in effetti un po’ perplessi – spiega Emanuele Di Silvio, consigliere uscente del Partito democratico che sta seguendo la vicenda -. Premetto che l’operato del commissario prefettizio è corretto, quello di seguire le regole e le norme, quello però che chiediamo è che le associazioni vengano messe nella condizione di poter portare avanti il loro lavoro, magari stabilendo un tetto delle presenze all’interno degli impianti sportivi fino a quando non saranno regolamentate le certificazioni. Questa situazione assurda, com’è evidente, è l’eredità lasciata dall’amministrazione Rubeis alla città”.
Per questo, Di Silvio, insieme ai presidenti delle realtà sportive della città, non escludono l’ipotesi di organizzare una manifestazione cittadina per provare a sbloccare la situazione.