Prerogative queste che sono tutte concentrate in Veronica Di Cerbo, calciatrice classe 1991, esterno che può giocare sia a destra che a sinistra. “Ho iniziato a giocare a dodici anni – spiega il nuovo acquisto del Real Monterotondo Scalo femminile – e per me ho iniziato tardi tanta è sempre stata la voglia di giocare a pallone. Quando ho iniziato io il femminile ancora non era ben organizzato come oggi, c’era allora ancora ritrosia nel mandare la propria figlia piccola a giocare a calcio. Ora per fortuna i tempi sono cambiati e le bambine giocano liberamente al calcio come i maschietti”. Veronica Di Cerbo ha vinto nella sua carriera, tanto pur essendo ancora giovanissima. Nei sei anni di Roma femminile ha vinto uno scudetto con la Primavera: “Una soddisfazione immensa – racconta Veronica Di Cerbo – vivere una sfida importante, l’emozione della vigilia, l’adrenalina della gara e poi la gioia sfrenata per la vittoria. Battemmo il Como, era il 2010, una grande gioia”. E poi ancora serie B per lei con Civitavecchia e con il Guidonia poi nella passata stagione l’esperienza con il Real Colombo, quasi una premonizione per quella che sarebbe stata un’altra sua squadra, un altro Real: “Monterotondo Scalo nella passata stagione – spiega la giocatrice neo rossoblù – ha fatto molto bene in campionato e soprattutto a livello societario si è mossa molto bene diventando subito un importante riferimento per chi ama questo settore. Poi Cinzia Perri sono mesi che mi parla di questo progetto, che io sarei potuto diventare parte integrante di questo progetto e allora ho firmato per il Real Monterotondo Scalo”. Già prima della nascita Veronica era un’amante del calcio: “Nella pancia di mamma non mi fermavo un attimo e la riempivo di calci, da quando sono nata non mi sono più fermata di dare calci”. Poi la scuola calcio del Villalba l’ha iscritta e lei si è messa in evidenza: “Ho un cuginetto che giocava a calcio e mi convinse a segnarmi”.
Ora Veronica Di Cerbo, ha conseguito il diploma di perito agrario, sta frequentando il corso anche per conseguire il patentino B da allenatore, quello che abilita fino alla serie D maschile e in più allena a Villalba un gruppo di bambini: “Il calcio è una passione ed io questa passione la interpreto alla mia maniera, serietà, immagine, fair-play. Allenare mi piace ma ora è presto, al Real quest’anno aspettano i miei gol”.
Sergio Toraldo
