“Governare, soprattutto con la qualità progettuale degli interventi di rigenerazione urbana e rurale, la continuità storica delle mirabili trasformazioni del Paesaggio italiano”, ha detto il Primo Cittadino di Tivoli.
L’Assise Nazionale, conclusa dagli interventi del Sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, del Ministro Dario Franceschini e del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ha visto le relazioni di studiosi come gli archeologi Salvatore Settis ed Andrea Carandini; gli architetti Giovanni Carbonara e Stefano Boeri; l’economista Fabrizio Barca; i giuristi Sandro Amorosino e Giuseppe Severini; lo statistico Enrico Giovannini; i Presidenti dell’Istat Giorgio Alleva, dell’Ispra Stefano Laporta, del WWF Donatella Bianchi, di Italia Nostra Oreste Rutigliano, di Legambiente Rossella Muroni; il Cardinale Gianfranco Ravasi Presidente Pontificio Collegio per la Cultura.
Nella sua relazione Proietti ha sottolineato la particolarità del Paesaggio italiano, non mero “immoto” di bellezze naturali, ma mirabile insieme “ costruito” attraverso i millenni da generazioni di urbanisti, architetti ed artisti; portatrici ciascuna di contenuti e valori a volte diversi ma sempre di arricchimento.
Ha poi aggiunto che sarebbe innaturale ingessare la storia, impedendo così alle generazioni contemporanee e future, come hanno avuto modo di fare le tante passate, di apportare il contributo delle proprie identità e delle proprie culture a quello che solo in virtù del proprio Patrimonio” stratificato” è riconosciuto universalmente come il “ Belpaese”.