Con 180 sì da Palazzo Madama il biotestamento è legge: inizia una nuova era

Un iter lungo, non semplice, che ha diviso l’opinione pubblica sull’etica di una scelta che arriva undici anni dopo la morte di Piergiorgio Welby.

 

I cattolici si sono divisi sulla scelta perché la sospensione delle cure vista come il suidicio assistito dai contrari.

 

I FAVOREVOLI – “E’ una giornata storica”, ripete chi ha votato a favore come la presidente della Camera Laura Boldrini che ha scritto in un tweet: “L’approvazione definitiva della legge sul biotestamento è un importante e positivo atto di responsabilità del Parlamento. D’ora in poi i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari saranno meno soli in situazioni drammatiche”.

Il premier Paolo Gentiloni: “Dal Senato via libera a una scelta di civiltà. Un passo avanti per la dignità della persona”.

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Il radicale Marco Cappato annuncia già la prossima tappa: “Eutanasia legale – e ancora – Il biotestamento è legge. Grazie a Welby e a chi ci ha creduto!”.

 

BIOTESTAMENTO CHE COS’E’ – Il biotestamento riguarda la propria scelta sui trattamenti ammessi o non desiderati nella fase finale di una malattia. Di conseguenza il malato, attraverso la legge, può decidere se e come ricevere le cura anche nel momento in cui si troverebbe non in grado di esprimersi. La propria volontà si può lasciare in forma scritta o audio con le DAT, Disposizioni anticipate di trattamento.

 

Si può scegliere una persona di fiducia che avrà il compito di verificare il pieno rispetto delle DAT. Le proprie volontà possono essere modificate, in accordo tra il paziente e il “fiduciario”, nel caso si manifesti l’esigenza di fronte alla presenza di nuove possibili cure. Il paziente potrà rifiutare idratazione e nutrizione anche se prescritte dal medico che può fare obiezione di coscienza ma dovrà rispettare la scelta del paziente.

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