Fenealuil, Filca Cisl, Cgil Fillea Roma e Lazio hanno diffuso l’intenzione dello stop attraverso un volantino: braccia incrociate il giorno mercoledì 4 aprile.
“Basta dialogo, ora è rottura!! inizia così il messaggio del 22 marzo. “Abbiamo provato in modo serio e responsabile a interloquire con l’amministrazione di Guidonia Montecelio ma, alla luce delle dichiarazioni del sindaco Barbet, i 500 lavoratori diretti del distretto estrattivo di Tivoli Guidonia non hanno più dubbi. Il destino delle cave è segnato ‘Ritombamento, dismissione e chiusura’, questo è il programma del Comune di Guidonia – e ancora – Nell’immediato perdono il posto circa 50 lavoratori che si aggiungono ai 37 già licenziati e se questo è l’andamento a breve il distretto potrebbe perdere il 50% degli occupati”.
“Chiediamo solo di poter lavorare in pace e sostenere le nostre famiglie con dignità: questo è quello che chiedono i lavoratori del bacino estrattivo di Tivoli Guidonia”.
PRIMO PIANO COMPLETO SU TIBURNO DEL 27 MARZO