Si sta allenando a ritmi meno intensi per via del guaio muscolare che quest’anno lo ha tormentato e gli ha impedito di dare il suo contributo alla squadra ma nonostante non sia al cento per cento della condizione, nonostante debba convivere con un costante dolore, domenica Valerio Nardecchia ci sarà. Magari non partirà titolare ma potrebbe essere impiegato nel corso della gara e tutti i simpatizzanti del Real Monterotondo Scalo sanno quanto Nardecchia sia importante per questa squadra. Basta scorrere i numeri della stagione per vedere che a settembre, quando Nardecchia era in campo, il Real Monterotondo Scalo le partite le vinceva come è successo contro il Monti Cimini e guarda caso dopo il gol di Benda era stata una doppietta di Nardecchia a sigillare il successo. Sempre una rete del bomber aveva aperto la strada del successo esterno in casa della Boreale, sempre di Nardecchia è stato il gol che ha deciso la sfida con il Ciampino e sempre di Nardecchia è stato il gol del pareggio contro il Monte Grotte Celoni. Dopo l’infortunio è arrivato il buio per il Real e per Nardecchia: “Putroppo non ci voleva questo infortunio – spiega Valerio Nardecchia nel giorno del suo trentesimo compleanno – siamo in coda al campionato ma abbiamo ancora la possibilità di centrare la salvezza perché i play-out sono lontani solo due punti”. Senza i gol di Nardecchia il Real Monterotondo Scalo ha sofferto tremendamente. Da tre domeniche la squadra non segna e la classifica langue: “L’unica medicina per uscire da questo stato di crisi – spiega Nardecchia – è proprio lavorare e crederci fino alla fine. La lotta per la salvezza coinvolge sette squadre, per ora, e in quattro dovranno scendere di categoria. Noi in queste ultime domeniche dovremo cercare di vincere il più possibile e poi vedere quello che succede”. Domenica mattina al Pierangeli scenderà in campo la capolista, la Vis Artena dell’ex allenatore Granieri: “Sarà una partita molto dura – spiega – ma io ci credo. Il Real Monterotondo Scalo offre il meglio di sé contro le squadre che giocano al calcio e non si arroccano in difesa. L’Artena è una grande squadra ma qui in casa abbiamo battuto il Ciampino, il Ladispoli. Crediamoci e vinciamo per restare in questa categoria”.
di Sergio Toraldo
