David Pomarici, fisioterapista e osteopata del Gruppo INI (Divisione Villa Dante) spiega quali accorgimenti seguire:
Sempre più spesso i bambini iniziano a soffrire di mal di schiena in età adolescenziale, intorno agli 11 anni, e la colpa è delle abitudini scorrette, mancanza di attività motoria e passatempi sedentari, che modificano latteggiamento posturale spiega David Pomarici, fisioterapista, osteopata, responsabile del Servizio di posturologia delletà evolutiva del Gruppo INI, Istituto Neurotraumatologico Italiano (Divisione Villa Dante) Ma attenzione, postura sbagliata non significa maggior rischio di patologie della colonna vertebrale, come la scoliosi e la cifosi. Lì cè un aspetto genetico e familiare.
Se si vuole prevenire il mal di schiena, al bando dunque tablet, smartphone e videogames in nome dello sport. In Italia molti bambini praticano sport solo unora a settimana, la maggior parte ha la televisione in camera, in molti passano più di due ore al giorno davanti a tv e videogiochi. Questo è un fattore di rischio non solo per laumento del peso ponderale ma anche per il mal di schiena: aumentano di peso, si muovono di meno, fanno meno attività sportiva – osserva ancora lesperto – Lideale, invece, sarebbe praticare almeno unora di attività fisica ogni giorno, sport, gioco allaria aperta, corsa o passeggiata.
Si deve iniziare già dai 6 anni, preferibilmente sport individuali, come arti marziali e nuoto, perché il bambino inizia ad avere consapevolezza del proprio corpo, poi dagli 8 ai 12 anni può passare a uno sport di squadra – afferma losteopata – Lo sport infatti aiuta nel percorso di crescita fisica e psichica e, insieme a sane abitudini alimentari, contrasta sedentarietà e cattive abitudini posturali. Poi per il mal di schiena ci sono alcuni sport più indicati di altri. Lequitazione, ad esempio, migliora la postura e lequilibrio, a differenza del nuoto, della danza classica o del tennis.
Nel caso in cui, invece, i primi dolori e fastidi alla schiena sono già insorti, cosa si può fare per combatterli? Losteopata fa una prima valutazione clinica generale – spiega Pomarici – Valuta larmonia o la disarmonia della colonna vertebrale, lappoggio podalico, la masticazione, il sovrappeso ponderale, ma anche laspetto psicologico, perché la postura risente delle emozioni, del nostro carattere. Laddove si riscontrano dei problemi, dei paramorfismi o dimorfismi, scoliosi già strutturate o ipercifosi, si invia il paziente da uno specialista ortopedico.