GUIDONIA – Cave, furti a raffica. La denuncia del Centro per la Valorizzazione del Travertino

Il Settore Estrattivo è abbandonato alle scorribande dei professionisti del furto dei cavi di rame. Lo denuncia il Centro per la Valorizzazione del Travertino in un comunicato stampa in cui elenca le razzie nei siti estrattivi.
“Dal mese di ottobre – si legge – sono riprese le attività criminose ai danni delle cave, prima alla Ditta Morelli a metà ottobre hanno rubato i cavi che portano la corrente ai macchinari della cava, poi il 19 dicembre un tentativo di furto alla F.lli Pacifici sventato dalla Vigilanza privata della ditta, il 25 e il 26 come regalo di Natale viene asportato il cavo della dorsale elettrica che alimenta la cava della ditta F. Coresi, compresi macchinari e pompe. Iil 1 gennaio gli auguri di Buon Anno vanno alla Degemar, ancora furti di cavi di rame che alimentano i macchinari e le pompe della cava, infine la Befana il 6 gennaio porta il carbone di nuovo alla Francesco Coresi, che vengono derubati dei cavi di rame attaccati direttamente ai quadri dei macchinari e alle pompe.
Risultato, cave allagate, macchinari da taglio inutilizzabili, operai e imprenditori sbalorditi e sgomenti, soggetti gli uni alla possibile attivazione della cassa integrazione, gli altri all’ennesima beffa che li espone ad ulteriori criticità oltre a quelle ben note relative alle questioni tecnico-burocratiche”.
“Le aziende del Settore – conclude il comunicato – chiedono a gran voce un’attenzione alle Istituzioni ed alle Forze dell’ordine, per ripristinare le condizioni perché si possa continuare a svolgere un’attività storica, fortemente connotata con il territorio e che occupa più di 1500 persone tra dirette e indirette”.

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