La Croce Rossa impegnata da secoli con l‘intento di portare soccorso senza alcuna discriminazione ai feriti nei campi di battaglia, nasce su un campo da combattimento.
E’ il lontano 1859 quando l’esercito austriaco comandato da Francesco Giuseppe d’Asburgo-Lorena feldmaresciallo generale supremo e quello francese guidato da Napoleone III si fronteggiano, durante la seconda guerra d’indipendenza, nella battaglia di Solferino e San Martino, a metà strada fra Mantova e Brescia.
Secondo alcuni storici l’ordine del sovrano francese di continuare ad avanzare senza un piano di guerra studiato precedentemente porta i due schieramenti a scontrarsi in luoghi del tutto imprevisti, contribuendo a generare una delle peculiarità del violento scontro fra i due contenenti: il caos. Lo scontro molto violento si sviluppa in maniera disordinata, su un fronte lungo ben quindici chilometri.
La battaglia fra i due eserciti viene parzialmente interrotta da un violento temporale, per poi riprendere in maniera estremante disumana e feroce a tal punto che l’esercito vincitore non ha neppure la forza di inseguire quello sconfitto in fuga. Sul grande campo di battaglia spaventosamente devastato dal duraturo e violento scontro, lo svizzero Henry Dunant giunto il giorno della battaglia nota la disorganizzazione dei soccorsi, rimanendo fortemente sconvolto.
Dunant con immediatezza organizza attività di assistenza, con il trasporto dei feriti presso il duomo di Castiglione delle Stiviere dove con l’aiuto della popolazione, specialmente femminile, senza riguardo verso la divisa indossata, i militari ricevono le cure di un gruppo che ha come motto “Tutti Fratelli”. Successivamente Dunant scrive e pubblica il libro “Un Souvenir de Solférino” e fonda la Croce Rossa Internazionale.
Per la sua attività e le sue idee riceve il Premio Nobel per la Pace, nel 1901.
di Fernando Giacomo Isabella