TIVOLI – Opere abusive in villa, demolizione per il centenario Faroni

Secondo il Comune, nel secolo scorso il magnate della Sanità ha costruito senza permessi violando i vincoli paesistici e archeologici: a distanza di vent’anni arriva la sentenza del Tar

Il processo è durato vent’anni ed oggi è arrivato a conclusione. Il magnate centenario della Sanità Delfo Galileo Faroni deve demolire gli abusi edilizi all’interno della sua villa di Tivoli.

Lo ha stabilito il Tar del Lazio con una sentenza pubblicata oggi, mercoledì 13 maggio, che ha rigettato il ricorso del professore e fondatore del Gruppo Ini, Istituto Neurotraumatologico Italiano, titolare di varie case di cura come il “Medicus Hotel” di Tivoli e “Villa Dante” a Guidonia.

Faroni si era appellato alla giustizia amministrativa per far annullare l’ordinanza emessa il 12 dicembre del 2000 dal Settore Urbanistica del Comune di Tivoli: l’amministrazione contestava al professore la realizzazione di alcune opere realizzate abusivamente all’interno della sua tenuta in Strada di San Vittorino, in località Colli Santo Stefano. Si tratta di un’area sottoposta a vincoli paesistici e archeologici che non avevano dissuaso Faroni dal costruire senza uno straccio di permesso.

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I legali del magnate della Sanità sostenevano che l’ordinanza non era compito del Comune bensì del Mibact, il Ministero dei Beni Culturali: ma i giudici hanno bocciato la difesa su tutta la linea.

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