Tra paraurti, pezzi di carrozzeria e pneumatici furono rinvenuti pure documenti riconducibili alla ditta. Così i Carabinieri Forestali denunciarono il titolare per abbandono di rifiuti speciali pericolosi e non, mentre il Comune gli ordinò di bonificare l’area.
Ora a distanza di quasi un anno I. G., un imprenditore 25enne romeno, è obbligato a farlo. Oggi, giovedì 19 novembre, il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza 446 emessa il 23 dicembre 2019 dal sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet a carico del titolare della “Ricambi Online Tiburtina 2 Srl”.
L’ordinanza era stata firmata a seguito del verbale redatto il 14 maggio 2019 dai Carabinieri Forestali di Guidonia che durante un sopralluogo in via Maremmana inferiore a Villanova, 200 metri prima della Motorizzazione, trovarono un cumulo di rifiuti largo e lungo tre metri e alto quasi un metro e mezzo. Scartabellando tra la spazzatura, i militari rinvennero elementi utili per risalire alla società guidoniana specializzata nel commercio all’ingrosso ed al dettaglio di autoricambi nuovi e usati, per cui denunciarono l’imprenditore per abbandono di rifiuti speciali pericolosi e non.
Tuttavia il 25enne I. G. aveva impugnato l’ordinanza davanti al Tar che oggi ha dato ragione al sindaco Barbet e ha condannato l’imprenditore a pagare mille euro per le spese di giudizio sostenute dall’amministrazione comunale. In realtà i rifiuti abbandonati dalla “Ricambi Online Tiburtina 2 Srl” non ci sono più, distrutti da un incendio la scorsa estate.