L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a -0,2% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo, ovvero al netto degli energetici e degli alimentari freschi. A novembre “si conferma il quadro deflazionistico dei prezzi al consumo consolidatosi nei mesi precedenti”, commenta l’Istat.
I beni energetici, sottolinea l’Istat nel commento ai dati provvisori del mese di novembre, “si confermano in flessione sia nella componente regolamentata sia in quella non regolamentata, mentre i prezzi del cosiddetto carello della spesa accelerano la loro crescita. È però l’ampiezza della diminuzione dei primi che continua a prevalere, determinando così, per il settimo mese consecutivo, un’inflazione negativa, come accaduto nel 2016 tra i mesi di febbraio e agosto”.
Al contrario, i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, che include i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano a novembre, registrando un +1,5%, dal +1,2% di ottobre. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto continuano invece a registrare una flessione (da -0,2% a -0,1%).