CASTELCHIODATO – I cittadini protestano contro il centro di raccolta dei rifiuti

Lo scorso martedì 22 dicembre il consiglio comunale ha approvato lo studio di fattibilità e la variante urbanistica con apposizione del vincolo preordinato all’esproprio de centro di raccolta dei rifiuti vicino al cimitero comunale

Il progetto di isola ecologica a Castelchiodato va avanti, nonostante la raccolta di firme presentata dai residenti. Lo scorso martedì 22 dicembre il consiglio comunale ha approvato lo studio di fattibilità e la variante urbanistica con apposizione del vincolo preordinato all’esproprio de centro di raccolta dei rifiuti vicino al cimitero comunale.

Delusi i circa duecento residenti che nei giorni precedenti avevano protocollato una raccolta firme per chiederne quantomeno il rinvio. Secondo i cittadini non sono stati valutati diversi fattori che penalizzano chi abita lì vicino o ha un terreno coltivato, mentre altre soluzioni sarebbero state più appropriate.

“Devo dire che sono rimasto molto deluso, perché ci hanno quasi deriso sulla raccolta di firme dicendo a microfoni spenti che il più giovane firmatario aveva 77 anni, come se a quell’età uno non avesse diritto – spiega il promotore della petizione, Gervasio Pizzorni – Ci hanno detto che abbiamo ingannato le persone, perché abbiamo scritto che si trova nel centro abitato, ma è chiaro che intendevamo che ci sono alcune case come tra l’altro la mia e non che ci troviamo all’interno del paese”.

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Vale la pena ricordare che il servizio verrà realizzato dal gestore del servizio, la Paoletti, che lo aveva proposto in sede di bando come offerta migliorativa nel 2016 per un importo di 200.344.49 euro. Ora l’amministrazione comunale ha deciso di acquisire un terreno privato che secondo il piano regolatore vigente è a destinazione agricola per un importo di 36.621.06 euro perché rispecchia le caratteristiche di un centro di raccolta.

“Non capiamo perché è stato scelto questo terreno, quando ce ne sono altri abbandonati a fianco ai due depuratori cittadini in piano e più comodi, che non avrebbero dato fastidio a nessuno – spiega ancora Pizzorni – questo invece è scosceso e difficile da raggiungere per i mezzi pesanti, basti pensare che quando ci sono le feste il Cotral si rifiuta di passare da quella parte perché pericoloso. Hanno preso una decisione senza sentire nessuno del paese, lo abbiamo saputo per vie traverse, ma ora vogliamo andare fino in fondo. Oltre alla petizione abbiamo presentato la richiesta di accesso agli atti tramite un avvocato e valuteremo insieme anche se siano state rispettate tutte le procedure”.

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