Sos Lazio commercio, Tirrito: “Così Conte sta distruggendo il Paese”

“L’unica risposta – assolutamente insufficiente e a tratti schizofrenica – data finora dal governo all’emergenza Covid è stata chiudere, chiudere, chiudere. E l’economia nazionale, sta facendo la stessa fine: chiudere.

A parlare è Maricetta Tirrito, Portavoce di SOS Lazio commercio, che prosegue: “I ristori promessi  sono poca cosa di fronte alla crisi generata, quelli arrivati davvero nelle tasche dei cittadini sono ancora meno. Il volume dei cosiddetti ristori è circa il 3% del fatturato… un aiuto risibile.

I soldi spesi dagli imprenditori per adeguare i propri esercizi commerciali o sostenere il livello occupazionale preesistente, magari facendo ulteriori debiti, non sono serviti a restare aperti. Con il mantra della sicurezza, invece di agire dimostrando di avere la forza di controllare, si preferisce chiudere. Senza avere i soldi per sostenere queste chiusure.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Impianto per la produzione di biometano, il progetto arriva in Consiglio comunale

Un segno evidente del fallimento dello Stato, della sua incapacità di gestire le città e i territori, di trovare contromisure compatibili che non siano esclusivamente il coprifuoco.

In più, questo Governo ha dimostrato poca attenzione per la disperazione di alcune categorie.  Le imposizioni, le chiusure e la mala gestione delle stesse prescrizioni contenute nei Dpcm, con chiusure a singhiozzo, a volte a giorni alterni, a volte addirittura a orari alterni, ha decretato un deperimento irreversibile del giro d’affari di ogni singola attività, ne ha azzerato l’avviamento e la storicità, causando un ingestibile default, con un effetto domino evidente.

Affitti non pagati, commercio azzerato, lavoratori lasciati a casa in attesa di licenziamento sicuro, utenze morose, sono solo la parte burocratica di una situazione economica che vede nella disperazione il sentimento più evidente, seppur non misurabile e spesso nascosto sotto il mantello della dignità che tanti imprenditori indossano fino alla morte, e non è un eufemismo.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Spaccio e siringhe al parco pubblico, il Comune chiede più controlli alle forze dell'ordine

Purtroppo in queste ultime settimane – conclude Tirrito – mi sono trovata personalmente a confortare imprenditori in affanno e in un caso ad evitare atti estremi.

E’ indifferibile agire subito per ridare fiato all’economia, evitando lo stucchevole valzer delle poltrone tutto in seno alla maggioranza, ed evitando di proseguire a camminare sulla strada che porta al disastro: non può essere chiudere il Paese la soluzione per immaginare un futuro. Diceva Marcello Marchesi: ‘L’importante è che la morte… ci trovi vivi’. Il premier Conte cerchi di capire il senso di questa frase e agisca di conseguenza. Il tempo è scaduto”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.