Con Draghi vanno in tilt tutti schieramenti

Con l’economista la Borsa “festeggia” e lo spread scende a quota 107

Mario Draghi, convocato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ancora deve ricevere l’incarico e già una parte importante della maggioranza: il M5S, afferma di non gradire assolutamente il noto banchiere. Rammentiamo che i “grillini” sono il primo partito in Parlamento, con 190 deputati e oltre 90 senatori, e senza i suoi voti l’unica maggioranza possibile mette insieme il Partito Democratico, Liberi e Uguali, tutto il centro e anche una parte “abbondante” del centrodestra. Un’eventuale nomina di Draghi, potrebbe frazionare diversi partiti, per primo il M5S: c’è chi è contrario a un governo tecnico e chi invece è disposto a sostenerlo, per non andare a votare. Ma potrebbe anche creare divisioni nel centrodestra: tra Forza Italia da una parte e Lega e Fratelli d’Italia dall’altra. In ogni caso, se il Movimento 5 Stelle si opponesse, l’unica possibilità sarebbe che a sostenere questo nuovo governo fossero il PD e almeno una grossa fetta del centrodestra. L’idea del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sicuramente colto di sorpresa i partiti che forse hanno dimenticato, discutendo di incarichi e poltrone, la doppia crisi italiana: economica e sanitaria. Frattanto, mentre la politica si interpella all’infinito, la Borsa festeggia e lo spread scende a quota 107

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