L’antica Tibur è una città ricca di sorprese perché, a volte, alcune “bellezze” sono nascoste. In questo caso i resti di un lontano passato sono celati dalla folta vegetazione a pochi passi da via del Colle, nel centro storico di Tivoli. Attraversando un vicolo stretto si giunge su un terrazzamento, che caratterizza la zona in questione. Proseguendo all’interno di una proprietà privata, siamo stati condotti sul luogo dal proprietario del terreno, dopo essere scesi da un piccolo sentiero si finisce su uno spazio in pendenza. Esattamente in quel luogo, osservando attentamente fra la fitta vegetazione è possibile notare un criptoportico. Nell’architettura dell’antica Roma, era un corridoio o una via di passaggio coperta. Il criptoportico può essere al livello del terreno, ma solitamente è seminterrato e sostiene una struttura come un foro o una villa romana. È spesso ricoperto a volta e presenta delle aperture sia in funzione di illuminazione che per l’aerazione degli ambienti sotterranei. Criptoportici forensi accessibili al pubblico si trovano ad esempio ad Aosta, Benevento, Arles, Reims e Bavay.

Il criptoportico nascosto
In questo caso i resti di un lontano passato sono celati dalla folta vegetazione a pochi passi da via del Colle, nel centro storico di Tivoli
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