Gianluca Atzori, il ricercatore di fantasmi

Il trentatreenne originario di Monterotondo racconta la sua attività. In questi anni ha scritto libri e fatto diverse interviste per tv, radio e giornali

Nato e cresciuto a Monterotondo, Gialuca Atzori, 33 anni, si occupa di paranormale, di mistero. È un vero e proprio ricercatore che si occupa di fantasmi ed erroneamente viene chiamato “ghost buster”. Viene spesso contattato da persone, da tutta Italia, che credono di avere a che fare con presenze.
In questi anni ha scritto libri e fatto diverse interviste per tv, radio e giornali.

Come ha iniziato questa attività?
Inizialmente avevo una piccola pagina Facebook. Era il 2012, poi un gruppo di ricerca mi ha avvicinato per provare a creare una serie su queste ricerche. Il successo è stato esponenziale, mi sono ritrovato centinaia e centinaia di messaggi, di segnalazioni, ogni settimana si svolgeva un’indagine diversa e ho girato l’Italia con le mie ricerche.
Ho fatto un tour del paranormale nel 2015 che ha avuto un successo importante: 120 partecipanti in sole tre tappe. Durante il tour spiegavo le mie ricerche e le praticavo con il pubblico stesso in dimore storiche o castelli.
Nel 2017 sono stato il primo Italiano ad ottenere tre titoli internazionali sulla ricerca, ai paranormal society word awards che si svolgono in Olanda.

Di cosa si sta occupando in questo periodo?
Sto lavorando al mio terzo tramite un agente letterario dal quale sono stato contattato.
Attualmente continuo a svolgere ricerche in abitazioni private prettamente su Roma e nel Lazio, ma questa passione non ha un ritorno economico, per questo nel tempo oltre al mio lavoro “normale” ho lavorato per una Radio spagnola in cui avevo ovviamente un angolo del mistero, per una rivista Americana sempre collegata al mistero, ed ero Articolista per la rivista memore del programma tv di Italia 1 “Mistero magazine”.
Al momento, oltre a queste ricerche che porto avanti con una mia collega e che si svolgono con una particolare strumentazione, con un autore televisivo abbiamo aperto la prima casa di produzioni televisive riguardanti il mistero: Mistery Channel. Siamo stati per quasi tre mesi su moltissime televisioni private, come Teleuniverso, Onetvnbc e molte altre, questo ci ha portato ad essere contattati da un importante piattaforma on demand americana con la quale abbiamo firmato un contratto, come Player italiano. Tutto questo in soli tre mesi.

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Cos’è il paranormale?
Il Paranormale, il mistero in generale, difficile dare una sola definizione, è certamente qualcosa di spaventoso, per il semplice fatto che non lo si capisce. Sicuramente l’ignoto può far paura, ma affrontando questa paura si entra in un emisfero sconosciuto, delle volte indecifrabile, ma assolutamente interessante.

In che modo proverebbe a convincere chi non ci crede?
Sinceramente non ho questa aspirazione, non mi esorto a “oratore”, credo che Ognuno debba essere libero o meno di credere, io stesso non credo a tutto, e nonostante ad oggi io mi ritenga un ricercatore, ho bisogno io stesso di essere convinto al fine di credere anche durante le mie ricerche, il 99% delle volte un evento “paranormale ” può essere spiegato in maniera razionale.

Quante segnalazioni di fantasmi ci sono ogni anno in Italia?
Tantissime, un tempo io personalmente ne avevo 20/30 a settimana, ora un po’ meno, ma ovviamente il tutto è rapportato alla nascita di centinaia di altri gruppi di ricerca. Le segnalazioni vanno un po’ a tutti, e diciamo che al tempo io, ed altri prima di me hanno lanciato moda del ghost hunter, questo è il termine con il quale ci chiamano, anche se io preferisco “ricercatore”.

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Ne ha mai visto uno? Può raccontarlo?
In quasi dieci anni di ricerca e centinaia di indagini ho avuto la fortuna, in quel caso sfortuna di vederlo, non fu un esperienza positiva per me, è molto lunga da raccontare, sicuramente riporterò tutta la storia nel mio nuovo libro in uscita, raccontare quasi cinque anni in poche righe, perché tanto è durata questa storia, non darebbe giustizia alla storia stessa.

Se le viene segnalato un fantasma, cosa fa?
Prima di tutto andiamo a verificare la fonte, la sua attendibilità. Come spiegavo in precedenza moltissime volte il tutto è spiegabile razionalmente. Nel caso in cui quest’ultima statistica non sussiste, beh inizia una vera e propria ricerca, si effettuano continui sopralluoghi, e con strumenti particolari come registratori vocali a basse frequenze, telecamere infrarossi, e rilevatori di campi elettromagnetici si cominciano ad effettuare dei rilevamenti, per capire prima di tutto con chi o cosa abbiamo a che fare, poi in base ai risultati si sceglie come proseguire, un indagine può durare un giorno, un mese, anni.

Ci sono storie sul nostro territorio?
Moltissime, ho svolto qualche indagine privata nella nostra provincia, Moricone, Mentana, Guidonia, ma mai Monterotondo, nonostante sul nostro Comune stesso vigano tante leggende, come Casa “Pelosi” che ora non c’è più, la scuola a Santa Maria, la casa alle curve dell’esse. Leggende? Forse o racconti di paese, come accade spesso, ma chissà magari un giorno riuscirò, dopo aver girato l’Italia con questa passione, a svolgere un indagine anche a Monterotondo.

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