“Milioni di test sulla scuola”. Draghi spinge sul Ricovery, la cabina di regia a Palazzo Chigi.
Questo il titolo della prima pagina de La Repubblica. Sul ritorno in classe, tamponi salivari una volta alla settimana a tutti gli studenti. Il governo pensa a ingressi scaglionati nelle aule. Ue: “Entro luglio in Italia 54 milioni di dosi di vaccino”.
L’obiettivo è riprendere lunedì 26, ma presidi e insegnanti avvertono “La didattica a distanza dovrà continuare“. Oggi un vertice al ministero. Trasporti, tamponi e distanziamento costituiscono il problema più rilevante in vista del “tutti in aula” dal 26 aprile. Le famiglie esultano ma i dirigenti sono preoccupati per la gestione dei contagi.
Ingressi scaglionati
Il piano del Governo prevede ingressi scaglionati ma senza doppi turni. Il Cts ha stimato che la ripresa in presenza potrebbe provocare un aumento dell’Rt compreso in una forbice tra lo 0,15-0,2 dell’indice di trasmissione del contagio. Il vero punto debole sono i trasporti.
Con la Campania arancione sono 17 le Regioni con lezioni in presenza fino alla terza media. Da lunedì 26 aprile il nuovo decreto prevede il ritorno in presenza per tutti in zona gialla e arancione. In zona rossa, fino alla terza media e almeno al 50% alle superiori
Tra le ipotesi in campo quella di anticipare dal primo giugno gli scrutini.
In prima pagina, La Repubblica ospita un intervento di Massimo Recalcati che rileva: “Tra i banchi meno programmi, più umanità. Una scuola chiusa è una contraddizione in termini”.
“Un pass per l’estate sicura”
Verso un’estate sicura anche grazie a un pass che consentirà di spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa. Il Corriere della Sera riporta le tre le ipotesi allo studio: autocertificazione, card digitale o tessera sanitaria. Essere vaccinati, guariti dal Covid o avere un tampone antigenico o molecolare fatto nelle 48 ore prima del viaggio, questi i requisiti per accedere al pass. Il pass nazionale degli spostamenti dovrebbe poi dialogare con il «green pass» europeo pronto dal 1° giugno.
Oggi anche il Cts si occuperà delle riaperture: il cronoprogramma è già fissato. Nemmeno sul coprifuoco c’è margine di manovra per spostarlo alle 23 o a mezzanotte. Stessa fermezza anche sul «no» alla ripartenza delle attività al chiuso, dai ristoranti alle palestre: se ne riparlerà a giugno, tenendo d’occhio la curva dei contagi.
Spostamenti
Dal 26 aprile cade il divieto di circolazione tra regioni gialle (le altre dovranno attendere il pass). Ci si potrà spostare liberamente anche per turismo, senza bisogno di presentare l’autocertificazione.
Le regole sulle seconde case per ora non cambiano. Resta consentito andarci, anche in fascia arancione e rossa, a meno che la regione non abbia emesso ordinanze restrittive. L’abitazione di villeggiatura può essere raggiunta soltanto dal nucleo familiare convivente che ne abbia titolo di proprietà o di affitto prima del 14 gennaio 2021 ed esclusivamente se la casa è vuota. Non si può andare con amici e parenti.
Vaccini
Sul fronte vaccinale, La Repubblica titola: “Volata di fine aprile. Prossimo step: 430 mila al giorno”Le Regioni accelerano ma non troppo: c’è il timore di restare senza scorte. L’incognita delle future consegne. Il commissario Ue Breton: all’Italia entro il trimestre 54 milioni di dosi. In forse il rinnovo del contratto AstraZeneca.
Raggiunta quota 15.099.777 somministrazioni, con 4,4 milioni di italiani coperti anche col richiamo. Secondo la ministra Mariastella Gelmini, di questo passo avremo l’immunità di gregge ad agosto. Si procede per step. Il prossimo è la rimodulazione del target quotidiano. Dal 22 al 29 aprile il Commissario dovrebbe essere in grado di portarlo intorno alle 430 mila dosi.
Nelle ultime 24 ore, sottolinea Il Messaggero, si sono avuti 12.694 nuovi contagi. 230.116 i tamponi effettuati, con un tasso di positività del 5,5%. I positivi attualmente sono diminuiti di 697 unità. Calano i pazienti in terapia intensiva, -29. I decessi, attualmente ammontano a 251.
Da qui a fine mese la Struttura commissariale si aspetta di ricevere altre 6 milioni di dosi, di cui 3 milioni da Pfizer, 400 mila da Moderna, 320 mila da Johnson & Johnson, 2,2 milioni da AstraZeneca. La multinazionale anglo svedese finora ha consegnato poco e si è dimostrata inaffidabile. Non a caso la Commissione europea sta pensando di non rinnovarle il contratto, in scadenza il 30 giugno. «Ci hanno dato solo il 30 per cento delle dosi preventivate», osserva il Commissario al mercato interno, Thierry Breton.
L’altra incognita è il vaccino J&J su cui pende la decisione dell’Agenzia europea del farmaco circa la sospensione decisa negli Stati Uniti.
Controlli anti-movida per far rispettare il coprifuoco
In vista della riapertura dei locali la sera le forze dell’ordine saranno concentrate nelle zone più a rischio.
Sul mantenimento del coprifuoco dalle 22 alle 5 che resterà per tutto il mese di maggio, il governo è inflessibile nonostante le pressioni dei governatori e della Lega che insistono per un allungamento almeno alle 23. Ieri, però, anche Matteo Salvini ha abbassato i toni della polemica.
Il Corriere della Sera dà conto della possibilità che anche nei supermercati sarà possibile acquistare il kit per il tampone fai da te. Costerà tra i 6 e gli 8 euro.
ECONOMIA
“Recovery, Draghi vede le parti sociali. Un decreto nominerà i supervisori”.
Domani il premier incontrerà sindacati e imprese, questa settimana i progetti saranno approvati dal governo poi passeranno alle Camere per arrivare a fine mese a Bruxelles, riporta La Repubblica.
Dopo il via libera della Commissione europea al Recovery Plan italiano arriverà un decreto legge sulla governance su cui, tuttavia, l’esecutivo non ha ancora individuato una soluzione condivisa. Il piano sarà presentato dal governo italiano entro il termine previsto del 30 aprile.
Questa settimana il Recovery Plan o Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) sarà approvato dal Consiglio dei ministri, il 26 e 27 aprile il presidente del Consiglio lo illustrerà alle Camere e il 30 aprile, infine, sarà inviato alla Commissione. Di possibile slittamento della scadenza aveva parlato, ma non con riferimento all’Italia, il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis.
“Riforme, ecco il piano”, titola il Corriere della Sera.
Verso un taglio alle voci di spesa create per l’emergenza. Spinta di Cartabia per le nuove regole sulle crisi d’impresa.
Solo un antidoto può compensare il debito pubblico di questi anni: un piano credibile di riforme.
La situazione della finanza pubblica non lascia alternative: non se il governo vuole rendere concrete le sue previsioni di crescita per il 2022 (più 4,8%) e il 2023 (più 2,6%) e dunque sostenibile il debito pubblico.
Superbonus al 110%. Secondo Il Messaggero la troppa burocrazia ha determinato un flop da 18 miliardi. Nel sommario si segnalano norme complicate per i lavori nei condomini. Usati solo 730 milioni. L’Ance “Prolungare al 2023”.
Il Messaggero segnala un patto tra Lazio e Toscana contro il “turismo mordi e fuggi”. L’idea è di collegare anche Umbria, Marche ed Emilia Romagna attraverso il sistema ferroviario. Occorrerebbe tuttavia realizzare una rete che colleghi il Tirreno all’Adriatico
CRONACA
“Resta alta la tensione a Colleferro dopo il pestaggio del giovane Lorenzo. Esplode la rabbia dei cittadini:Ora basta con la violenza”. Lo riporta Il Messaggero.
La preside della scuola frequentata dalla vittima definisce l’aggressione un “atto ignobile, è un ragazzo perbene”. Paura dei genitori per i figli. Scatta la caccia al branco.
Al vaglio i video dei cellulari e delle telecamere. Uno dei picchiatori è tornato a casa per lavare la maglia. I due arrestati e la vittima frequentavano la stessa palestra di arti marziali miste. Il vescovo: ragazzi allo sbando.