Vaccino CureVac, l’Europa ha puntato sul cavallo sbagliato

Nonostante sia farlocco, anche l'Italia deve acquistarlo

Fallimento e spreco di denaro

I test sul vaccino anti covid CureVac sono deludenti. Il preparato tedesco ha dimostrato un’efficacia del 47% lasciando scoperti gli over 60: pertanto non soddisfa i criteri di efficacia e di sicurezza richiesti dalla autorità sanitarie internazionali.

Lo studio non è ancora definitivo ma lo scontento è palpabile perché lo “scudo” made in Germany sembrava ricalcare gli altri due vaccini a mRna mentre, invece, si è dimostrato non essere in linea.

Questo è un guaio perché l’Italia ha opzionato una quota di 30 milioni di dosi al prezzo di 300 milioni di euro.

L’Europa, noi compresi, rischia di dover pagare tutta la fornitura nonostante fin dall’inizio venisse confermata la debolezza del vaccino CureVac: i governi dovranno acquistarlo lo stesso sulla base delle clausole contrattuali che scaglionano il pagamento in tre rate.

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I giochi sono ormai fatti visto che l’accordo è stato stipulato a metà novembre 2020. Le clausole non lasciano margini di manovra perché prevedono, infatti, che “a scanso di equivoci, ogni Stato membro è obbligato ad acquistare e pagare le dosi assegnategli”, indipendentemente dai risultati statistici ottenuti.

 

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