MONTEROTONDO – I Bonus affitto arrivano un anno dopo e con la “sorpresa”

Gli aventi diritto di Monterotondo si sono trovati infatti la decurtazione dei debiti pregressi con il Comune. Insomma, se chi aveva un bollettino in sospeso si è ritrovato il pagamento in forma ridotta in virtù di un regolamento approvato il 25 aprile 2016 che mira proprio a compensare debiti e crediti con la pubblica amministrazione

Un anno ad aspettare il bonus affitto Covid e quando arriva c’è la sorpresa. Gli aventi diritto di Monterotondo si sono trovati infatti la decurtazione dei debiti pregressi con il Comune. Insomma, se chi aveva un bollettino in sospeso si è ritrovato il pagamento in forma ridotta in virtù di un regolamento approvato il 25 aprile 2016 che mira proprio a compensare debiti e crediti con la pubblica amministrazione.
Il bando era stato pubblicato ad aprile del 2020 e c’era tempo fino al 24 maggio per partecipare. La graduatoria definitiva è stata pubblicata a febbraio di quest’anno.
Vale la pena evidenziare che nei comuni limitrofi di Mentana e Fonte Nuova i pagamenti sono arrivati tra settembre e novembre dello scorso anno.
L’avvocato Fernando Cerrato sta seguendo il caso di un residente che doveva incassare 691 euro, ma ha scoperto di avere un arretrato Tari di 74 euro che dunque gli sono stati scalati. Dopo tanti solleciti, il pagamento è arrivato venerdì scorso.
“Mi sembra veramente ingiusto – spiega l’avvocato Cerrato – E’ un anno che sollecitiamo il Comune e ogni volta ci sentiamo rispondere che ci sono problemi di personale, oppure che è tutto più difficile a causa dello smartworking. Finalmente qualche giorno fa ci è arrivata la comunicazione che sarebbe arrivato il pagamento, ma con la compensazione per un arretrato di cui non eravamo nemmeno a conoscenza. Io penso che come per le pensioni sociali che sono impignorabili, queste somme non possano essere toccate. Non mi sembra un momento opportuno per fare compensazioni del genere. Ci sono tante persone che stanno veramente alla canna del gas e magari dopo tutto questo tempo saranno pure stati pure sfrattati. Queste poche centinaia di euro non ti salvano la vita, ma sono una bella goccia nel mare. Comunque cercherò di verificare se era possibile applicare questo regolamento”.

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L’ASSESSORE PANCALDI: “PRESTO GLI ULTIMI PAGAMENTI”

All’amministrazione eretina sono arrivate quasi 800 domande per ricevere il contributo straordinario sulla locazione, ma la percentuale di quelle rigettate ammonta all’incirca alla metà; la graduatoria degli ammessi e delle domande respinte è pubblicata sul sito del Comune, senza esplicitare i nomi di coloro che hanno fatto domanda, ma solo il numero di protocollo delle richieste.
“Abbiamo avuto due avvisi per la concessione dei contributi di locazione”, spiega l’Assessore al Bilancio Antonella Pancaldi, “e il primo è stato totalmente erogato. Per il secondo, sono stati tutti liquidati il 25% di coloro che erano in graduatoria, perché c’è l’obbligo da parte delle amministrazioni di controllare, prima di dare contributo, che i cittadini che ne fanno richiesta non siano debitori di un qualche tributo comunale. A chi è stato constato vere un debito nei confronti dell’amministrazione è stata inviata una lettera per chiarire la situazione, perché se nel frattempo il tributo è stato pagato il contributo si eroga totalmente, altrimenti si va a compensazione. Anche a tutte queste persone è stato inviato il pagamento del contributo, decurtato del debito verso l’amministrazione”.
Ci sono però anche dei casi residuali. “Ci sono attualmente 10 persone in graduatoria nei cui moduli c’era un errore, come l’iban o il codice fiscale sbagliati”, aggiunge l’assessore, “e stiamo verificando a riguardo. Una volta risolto l’errore, anche quella decina verrà liquidata. Per il resto, gli altri sono stati liquidati. Non siamo stati velocissimi, bisogna ammetterlo, ma attualmente la situazione è questa. Nel caso di chi ha commesso palesi errori nella compilazione del modulo, non ricostruibili direttamente dall’ufficio, tipo aver dichiarato 60mila euro di affitto invece dei 6000 presunti, non possono essere corretti d’ufficio e i nostri uffici li stavano contattando. Nel giro di un paio di giorni, se i telefoni che ci hanno fornito si riveleranno corretti, saranno contattati e tutto sarà risolto”.

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