Chi inquina paga di più
Si inizia con l’ampliamento del sistema di scambio di quote di emissione (Ets). Si tratta di una misura volta alla produzione di energia elettrica per le industrie manifatturiere. In contempo mettere in campo un vero e proprio mercato della CO² per i trasporti su gomma e gli edifici, dove chi non decarbonizza è penalizzato.
L’obiettivo è arrivare al 2035 con l’obbligo di abolire la produzione di veicoli a benzina. Fa parte delle soluzioni scelte nell’ambito delle dodici proposte legislative più una nuova strategia per le foreste presentato dalla Commissione Ue.
Le misure sono state presentate ieri prevedono il taglio del 55% delle emissioni di anidrite carbonica al 2030 rispetto ai livelli del 1990 e neutralità carbonica al 2050.
Questo significa una riforma dei modi di consumare quindi di produrre e di gestire la produzione. Quindi chi produce CO² dovrà pagare. Sarà invece premiata con importanti sgravi le imprese che attenuano la carbonizzazione inevitabilmente prodotta.