GUIDONIA - Ordinanza bluff, il Tar apre il Tmb

Il giudice boccia la chiusura di via dell’Inviolata disposta il 4 agosto dal sindaco Barbet: Manlio Cerroni può bonificare la strada dai rifiuti e smaltirli nell’impianto. E spunta un contratto con Ama: arriva anche la “monnezza” di Roma? Sentenza il 13 ottobre

La strada era stata chiusa perché invasa dai rifiuti e per lo stesso motivo ora viene riaperta. Così il Tribunale amministrativo regionale apre di fatto le porte all’impianto Tmb in via dell’Inviolata a Guidonia di proprietà di Manlio Cerroni.

Lo stabilisce il decreto monocratico numero 4455 firmato oggi, martedì 24 agosto dal Presidente della Sezione Seconda Bis Elena Stanizzi. Col provvedimento viene accolto il ricorso della “Ambiente Guidonia Srl”, società proprietaria dell’impianto che ha ottenuto la sospensione dell’efficacia dell’ordinanza numero 190 del 4 agosto firmata dal sindaco Michel Barbet. Ordinanza scritta coi piedi che, per ragioni contingibili e urgenti atte a superare la grave situazione di incuria, degrado del territorio e dell’ambiente, disponeva la chiusura e l’interdizione al traffico veicolare dell’intero tratto di via dell’Inviolata, strada di proprietà della Città Metropolitana di Roma.

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Con l’atto il sindaco vietava la circolazione di qualsiasi veicolo fatta eccezione per quelli di emergenza e delle forze delll’ordine, oltre ai mezzi adibiti alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree industriali dell’ex discarica dell’Inviolata, dello stesso impianto Tmb, oltre che dell’impianto della società Marco Polo Engineering, di Autostrade per l’Italia, del Gasdotto e di siti collegati. Il ragionamento del Presidente Stanizzi non fa una piega. Se via dell’Inviolata è stata chiusa per lo sversamento di rifiuti ad opera di ignoti e per le conseguenti interruzioni della viabilità e i derivanti pericoli della sicurezza, l’ordinanza impedisce la rimozione degli stessi rifiuti abbandonati.

Per questo l’efficacia è stata sospesa e ora i mezzi della “Ambiente Guidonia Srl” potranno iniziare le operazioni di bonifica della strada come previsto dalla convenzione stipulata lo scorso 11 marzo tra la società di Manlio Cerroni e la Città Metropolitana. Naturalmente i rifiuti verranno smaltiti all’interno del Tmb che di fatto può entrare in esercizio. Almeno fino al 13 ottobre prossimo quando è prevista la camera di consiglio e la sentenza del Tar sulla vicenda.

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Dal decreto cautelare monocratico di oggi emerge anche un “perfezionando rapporto con Ama Spa” stipulato tra la società di Manlio Cerroni e la municipalizzata che gestisce la raccolta rifiuti nella Capitale in relazione alla situazione emergenziale nel bacino di Roma. Emergenza che potrebbe essere risolta da un provvedimento contingibile e urgente del Prefetto: in quel caso il Tmb all’Inviolata entrerebbe in funzione a pieno regime, essendo già stato autorizzato dalla Regione Lazio a smaltire 190 mila tonnellate di rifiuti l’anno.

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