Se ne va il volto freddo, distaccato ma più controverso dei Rolling Stones

Addio Charlie Watts, batterista della storica rock band

Se il batterista in un gruppo rockv veste i panni del trascinatore con la tenuta del ritmo incalzante, Charlie Watts ha vestito i panni dell’avanguardia ancor prima di veder affermato il ruolo del drummer come trascinatore.
Quando suonava appariva del tutto indifferente. Come se i salti e le giravolte del corpo di Mick Jagger non lo riguardassero. Come se si trovasse lì per caso, per sostituzione. Pare che la frase “It’s only rock’n roll but I like it” sia sua, in origine.
Lontano dai clamori di Keith Richards il suo volto superava anche la dimensione di anti-divo del celebrato chitarrista.
Charlie Watts era impassibile. Attento solo a non sbagliare, “perché se sbaglia la base ritmica va cambiata. Punto”. In effetti aveva rimandato l’ultimo concerto dei Rolling Stones perché non si sentiva a posto nella ritmica.
Ed è un equilibrio tra lui, la batteria e il gruppo che non avrebbe più trovato.
All’età di ottanta anni ha spento le luci e se n’è andato. La sua famiglia vuole continuare la coerenza di discrezione che l’ha sempre contraddistinto, nonostante fosse un rocker nato.
Gli sia lieve la terra.

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